Si chiama "Divina"

Dante 700, un avatar per "tradurre" i volti in terzine

Si chiama "Divina" e lo ha realizzato il Dipartimento di Ingegneria civile e industriale dell'Università di Pisa

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Un avatar in grado di "tradurre" i volti in maniera univoca, e associare loro una terzina di versi della Divina Commedia: si chiama "Divina", lo ha realizzato il Dipartimento di Ingegneria civile e industriale dell'Università di Pisa e sarà presentato il 3 settembre ad Arezzo, nell'ambito degli eventi con cui il Consiglio regionale della Toscana celebra i 700 anni dalla morte di Dante Alighieri.

Il dispositivo elettronico renderà visivamente evidente il processo di identificazione e codifica dei volti: una telescrivente ad aghi stamperà le terzine che gli utenti potranno portare con sé, ricreando una nuova struttura della Divina Commedia.

"Divina" sarà installato ad Arezzo (3/9), Pisa (11/9), Montecatini Terme (18/9), Lucca (25/9) e Massa (2/10). "Lo porteremo in diversi centri della Toscana - ha annunciato Antonio Mazzeo, presidente del Consiglio regionale - per raccontare quella che è la "nostra" terzina. Questo verrà fatto riconoscendo i nostri occhi e le nostre labbra, e sarà un modo per cui ognuno di noi si porterà dietro una terzina di Dante".

Il programma da 100 giorni di eventi allestito dal Consiglio regionale, realizzato insieme ad amministrazioni comunali, università, scuole, istituzioni culturali, associazioni, vuole celebrare fino alla fine di novembre il legame del Sommo Poeta con la Toscana. "Nel suo cammino non c'è luogo della nostra regione che non abbia toccato - ha spiegato Mazzeo, - in particolare negli anni dell'esilio dalla sua amata Firenze. E anche laddove non è potuto andare ci è riuscita la sua poesia e i suoi versi".