Sono rientrati in Italia, all'aeroporto militare di Ciampino il Boeing dell'aeronautica, gli ultimi 60 militari italiani provenienti dall'Afghanistan, tra cui alcuni delle forze speciali. Sul volo anche tre minorenni afghani con un interprete. Ad accoglierli il ministro della Difesa Lorenzo Guerini. "A voi il ringraziamento di tutte le istituzioni e dell'intero Paese, per il lavoro che avete fatto, per la competenza e l'umanità del vostro impegno", ha detto.
Ad affidare i giovanissimi ai nostri militari sono stati quelli americani, che in precedenza avevano tentato di portarli via dal caos di Kabul insieme al padre. L'evacuazione dell'uomo non è però riuscita e allora i tre bambini hanno preso la via del nostro Paese, dove uno zio li prenderà in affidamento temporaneo.
I militari della Joint evacuation task force (Jetf) sono stati ricevuti con gli onori militari dal ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, accompagnato dal capo del Comando operativo di vertice interforze (Covi), il generale Luciano Portolano. "Bentornati a casa e grazie per ciò che avete fatto - ha detto il ministro -, per il lavoro straordinario che avete compiuto e per come l'avete fatto considerando le difficili condizioni in cui avete operato. A voi tutti va quindi il ringraziamento dell'intero Paese".
Composta da circa 60 elementi, tra task force evacuazione e uomini delle forze speciali italiane, la Jetf dal 13 agosto ha gestito sul campo le operazioni, facendo spola tra la base italiana di Ali Al Salem in Kuwait e Kabul, con velivoli da trasporto dell'Aeronautica militare. In totale sono stati 87 i voli effettuati nell'ambito dell'operazione Aquila Omnia. Nessun equipaggiamento militare italiano è rimasto nel campo.