Danilo Pelliccia, Chef del ristorante romano Dù Cesari nel cuore di Torino (in Corso Regina Margherita e in zona Quadrilatero), ha deciso di raccontarsi in diciassette ricette simbolo della sua emigrazione dalla città eterna all’ombra della Mole.
Un amore per le ricette della tradizione che non lo ha mai abbandonato sin dai primi esperimenti con la nonna in cucina durante le vacanze estive ora confluito in “St’ajo e St’ojo. Roma Torino solo andata”.
Il progetto editoriale è di Micol Ferrara, che ne redige la prefazione raccontando alcuni aspetti più intimi della vita di Danilo, non sempre facili, anche se brillantemente superati, sempre con un sorriso. L’arrivo a Rivoli i primi tentativi nel mondo della ristorazione, i fallimenti, la nascita delle figlie, e la voglia di non mollare mai. Dopotutto sono questi i segreti del “successo”. “Ecco perché l’osteria Du’ Cesari rappresenta quasi un case study, una storia di successo talmente eccezionale da rendere persino superflua la regola.” In fondo è sempre la persona a fare la differenza.
Danilo Pelliccia si racconta in poche parole chiave: tradizione, tipicità, territorio, creatività e accoglienza. Un elemento non trascurabile che emerge dalle pagine del libro è la generosità di Danilo Pelliccia – che già si intuiva dalle porzioni che serve nel suo ristorante – e si rafforza nel suo essere, anche, Chef Ambassador del Social Brand Officina Creativa e sostenitore del progetto Inside/Out Shared Food come ben descritto da Luciana Delle Donne (CEO di Made in Carcere) ben descritto nel volume.
Diciassette ricette di materie prime eccellenti, talvolta salvate dall’oblio della memoria che Danilo racconta a Simona, sua sorella, che è anche la curatrice del libro. Altrettanti fotogrammi di vita proiettati nei piatti. Piatti dove ogni singola voce, sia anche un contorno, ha anima e personalità definite. Ricette sapide, deliziose, originali e semplici allo stesso tempo. I piatti der Pelliccia sempre accompagnati dai vini della Tognazza di Gianmarco Tognazzi che - grazie all'esempio del padre Ugo – di cucina se ne intende.
"Er Pelliccia" e "Gimbo" sono amici sicché non poteva mancare la sua firma a siglare la postfazione e a spingerci a metterci ai fornelli in compagnia di un buon calice per sperimentare e metterci in gioco.
Di Indira Fassioni