Rammstein, il cantante Till Lindemann arrestato in Russia: avrebbe violato le norme anti-Covid
Il frontman della band tedesca fermato dalla polizia prima del festival Maklarin For Homeland
Niente coronavirus, Till Lindemann dei Rammstein sta meglio
Il cantante dei Rammstein, Till Lindemann, è stato arrestato e interrogato in Russia dalla polizia che l'ha prelevato nella sua stanza d'albergo. L'artista si sarebbe dovuto esibire in solo al festival Maklarin For Homeland a Tver, a quasi 200 chilometri a nord-ovest di Mosca. Il motivo del fermo sarebbe la violazione delle norme anti-Covid imposte dal governo russo per gli eventi su larga scala (gli eventi all'aperto sono limitati al massimo a 500 persone). Al momento non c'è ancora alcuna comunicazione ufficiale da parte del cantante o del suo staff.
Till Lindemann si dovrebbe esibire nei prossimi giorni sulla piazza Rossa a Mosca nell'ambito del festival Spasskaya Baschnja.
Alcune fonti locali riferiscono che anche il manager di Lindemann, Anar Reiband, sarebbe stato fermato dalla polizia: l'uomo avrebbe mentito sulle motivazioni con cui è entrato nel Paese, esibendo un visto turistico quando in realtà stava organizzando i concerti. Rischierebbe l'espulsione.
Non è il primo problema che Till Lindemann riscontra in Russia. Alcune settimana fa è stato accusato dall’Ermitage di San Pietroburgo per aver venduto illegalmente NFT (opere d'arte digitali) contenenti foto e video registrati nel complesso museale senza autorizzazione.
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