The show must go on. Il vecchio motto vale anche per i Rolling Stones che, in mezzo al lutto mondiale per la morte del batterista Charlie Watts, proseguiranno in autunno il loro tour americano già pianificato. Lo ha annunciato il promoter Concerts West che in una breve e lapidaria nota ha fatto sapere "Le date si terranno come da programma", rispondendo ai dubbi di chi pensava che Mick Jagger e soci si sarebbero definitivamente fermati.
Il No Filter Tour è il quarantottesimo tour degli Stones, a supporto dell'album "Blue & Lonesome". Partito nel 2017 da Amburgo, dopo date in Europa e Regno Unito si è trasferito negli Statu Uniti a metà 2019. L'ultimo concerto in cui hanno suonato tutti insieme con Charlie Watts risale al 31 agosto 2019 a Miami. La seconda parte del tour americano, originariamente prevista per il 2020, era stata rinviata per la pandemia: prenderà il via da St. Louis, nel Missouri dal 26 settembre e proseguirà per 12 date fino al 20 novembre con la chiusura ad Austin, Texas.
In questo momento di lutto i membri della band sono chiusi dietro un muro di silenzio. Una fonte vicina agli Stones avrebbero rivelato al Sun che le nuove date saranno una sorta di celebrazione dell'amico scomparso: "Per loro era come un fratello e sanno benissimo che avrebbe detestato l'idea di cancellare il tour. Charlie aveva dato la propria benedizione alle date che si erano già tenute in sua assenza, dunque loro onoreranno i suoi desideri".
A inizio agosto Charlie Watts aveva già rinunciato a prendere parte alle date dell'imminente tour per problemi di salute, cedendo il posto a Steve Jordan, batterista di fiducia di Keith Richards. Nel comunicato diramato dalla band, Watts aveva spiegato: "Per una volta, il mio tempismo è stato un po' sbagliato" aggiungendo: "Sto lavorando duramente per tornare completamente in forma, ma ci vorrà del tempo. Dopo tutte le delusioni che hanno avuto i fan dei Rolling Stones a causa del Covid, non voglio che debbano pure accettare un ulteriore rinvio. Ho quindi chiesto al mio grande amico Steve Jordan di sostituirmi".