“Non ti metto a posto, non ti preoccupare per ora”. L’offerta di lavoro? Dodici ore al giorno, per due ore di compenso all’ora e un totale di 170 euro a settimana. Tutto in nero.
A “Morning News” la proprietaria del chiosco di San Giovanni a Teduccio, a Napoli, finita nel mirino, dopo che ha pubblicato sui social la sua proposta di lavoro, prova a difendersi così: “Se ho sbagliato pago il mio, ma è corretto che io abbia i miei diritti”.
Un sedicente lavoratore ha risposto all’annuncio e fatto una telefonata per accordarsi. La registrazione dello scambio tra i due ha fatto il giro della rete, scatenando polemiche sul reddito di cittadinanza e il lavoro svolto in nero per continuare a percepirlo.
La proprietaria chiarisce: “Lo so che offro poco, ma non c’è lavoro e poi io li metto part time, quindi, la differenza la prendono con il reddito di cittadinanza”.
Non è l’unica situazione di questo tipo in giro per l'Italia, tanto che in molti si stanno ponendo il problema di rivedere il sistema del reddito di cittadinanza che, in alcuni casi, disincentiva la ricerca di occupazione, penalizzando il lavoro stagionale e, in altri, porta con sé lo spettro del lavoro in nero.