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Bar e ristoranti in crisi, Roma la prima città d’Italia per locali chiusi

A “Morning News” i ristoratori raccontano di molte licenze messe in vendita da chi non ce la fa più

“Il lavoro è diminuito del 50%-60%”. Ecco una delle voci raccolte da “Morning News” a Trastevere, quartiere di Roma, che prima delle restrizioni e i lockdown pullulava di bar e ristoranti.

“Qualcuno ha dovuto abbandonare l’attività, perché il periodo è stato molto molto pesante” racconta un ristoratore romano. Da Nord a Sud il Covid ha spazzato via certezze e abbassato saracinesche: il fatturato è calato di almeno il 40% e il 95% delle strutture è a rischio insolvenza. Smart working e restrizioni non hanno aiutato. “Le persone non ci sono, le colazioni e i pranzi degli impiegati negli uffici, non esistono più” racconta il proprietario di un bar. 

Roma è la prima città d’Italia per ristoranti chiusi nel 2020, seguono Milano e Torino. E il passaggio dall’estate all’autunno spaventa: “Col brutto tempo e l’introduzione del Green pass temo che perderemo molti clienti” sottolineano i gestori dei locali.

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