I talebani starebbero rapendo i figli di chi partecipa alla resistenza organizzata contro di loro in montagne e valli a nord di Kabul. È quanto riferiscono quattro funzionari. Khair Mohammad Khairkhwa, ex capo dell'intelligence nella provincia di Balkh, Abdul Ahmad Dadgar, altro leader della rivolta, e altri due funzionari coperti dall'anonimato affermano che i combattenti hanno attaccato le case, bruciandole, mentre portavano via i bambini.
La prima resistenza organizzata - A nord della capitale una resistenza organizzata sta combattendo sotto la bandiera di "Rivolta del popolo". Ed è proprio contro questi resistenti che, secondo quanto riferito dai funzionari, si starebbe scagliando la "vendetta" talebana. La resistenza sulle montagne e nelle valli a nord di Kabul ha portato un gruppo di combattenti anti-talebani a prendere il controllo di diversi distretti rurali. I combattimenti sono scoppiati nella provincia di Baghlan, circa 120 chilometri a nord di Kabul: le forze organizzate sotto la bandiera della "Rivolta del popolo" hanno preso il controllo di tre distretti intorno alla Valle di Andarab, annidata nella catena montuosa di Hindu Kush vicino al Panshir, unica provincia ancora non sotto il controllo dei talebani.
La possibile offensiva - I dettagli sui combattimenti restano incerti, ma si tratta della prima resistenza organizzata che si solleva contro i talebani da quando il loro blitz nel Paese in meno di una settimana ha consentito loro di prendere il controllo della maggior parte dell'Afghanistan e arrivare fino alla capitale. Domenica i talebani hanno dispiegato combattenti per lanciare in quella zona una possibile offensiva: hanno pubblicato online un video che mostra combattenti, comprese le loro forze speciali, che si preparano a recarsi nell'area, possibilmente per combattere contro le forze della "Rivolta del popolo".