Si entra con il "contributo di accesso"

Venezia a numero chiuso: dal 2022 arrivano tornelli e app per prenotare l'ingresso in città

I varchi elettronici saranno situati in alcuni punti strategici della città. L'app serivirà anche per pagare il contributo di accesso 

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Tornelli in alcuni punti strategici della città e app per prenotare: Venezia diventa città a numero chiuso. Il capoluogo veneto è stato preso di mira dai turisti nel corso dell'estate e non sono mancate le polemiche legate ai trasporti e alla viabilità nel centro storico. Facendo tornare al centro del dibattito la questione del "contributo di accesso" alla città e alla possibilità di regolamentare i flussi attraverso i tornelli.

Varchi elettronici e app - Il nuovo progetto partirà il prossimo anno. Come già annunciato in varie occasioni dagli amministratori, nel 2022 inizierà la gestione attiva dei flussi turistici giornalieri, la cui sperimentazione era stata avviata in alcune occasioni come il Carnevale, ma poi frenata dal Covid-19. Si punterà su un sistema di varchi elettronici situati nei punti di accesso e su un'app che consentirà di prenotare e di pagare il contributo di accesso,  noto come "tassa di sbarco", previsto dalla Legge di Bilancio per il 2019 ma mai partito.

Chi sarà esente - Dal pagamento saranno esentati i residenti, i pendolari e altre categorie. I primi tornelli potrebbero essere "testati" a settembre dai dipendenti del Comune e delle società partecipate nell'isola del Tronchetto, poi alla stazione ferroviaria e a Piazzale Roma. 

Il sindaco: "Tornelli come quelli del supermercato" - Il sindaco Luigi Brugnaro aveva anticipato l'idea l'11 luglio, quando fu presentata la Fondazione per Venezia Capitale mondiale della Sostenibilità. "Ci saranno dei tornelli come quelli del supermercato - aveva detto - e con una 'app' si potrà passare, in base alla disponibilità che si ha. Se uno è un cittadino, avrà sempre la 'chiave' del cancello, se uno è un ospite ce l'avrà per il periodo in cui è ospite. Con il contributo d'accesso possiamo usare la leva finanziaria per dissuadere le persone che non hanno prenotato l'ingresso alla città. Nell'arco di uno, due o tre anni, vedremo come andrà la pandemia, ma Venezia non si fermerà".