"Candidarsi non è forse la più alta forma di mobilitazione politica? Ecco che allora non si tratta di entrare nel Pd o in altri partiti, significa dare il proprio contributo alla coalizione guidata da Matteo Lepore, una coalizione che il 4 ottobre vuole vincere con un ampio margine per dare una sveglia al centrosinistra nazionale". Così Mattia Santori, tra i fondatori del movimento delle Sardine, spiega perché ha deciso di candidarsi alle prossime elezioni comunali di Bologna nella lista del Pd - "ma da indipendente" - sottolinea.
In un lungo post pubblicato sulla pagina Facebook delle Sardine, Santori respinge le critiche. "Vi diranno che siamo schiavi del Pd", scrive ma "la verità è che hanno paura", perché "a Bologna è nata una coalizione che replica il modello Bonaccini e lo migliora".
Santori, che si ritrae in un selfie a corredo del puo post mentre è impegnato nella salita di un ghiacciaio, ha aggiunto di essere "orgoglioso ed entusiasta di partecipare alla prossima campagna elettorale da candidato indipendente nella lista del Pd".