Meritocrazia assente da troppo tempo dai banchi di scuola. Come fare per ripristinare negli studenti l'idea che nella vita e nel lavoro ad essere premiati sono solo i migliori? Ci pensa un'iniziativa del Ministero dell'Istruzione, Minimerito, gi� attiva in circa 18 scuole per circa 4mila alunni. Come segnala il portale Skuola.net, agli studenti pi� bravi vengono consegnate medaglie e scudetti da design accattivante e gli insegnanti gi� plaudono all'iniziativa.
IL MERITO TORNA A SCUOLA - Ricorda un po' gli anni dei genitori di oggi, quando le maestre mettevano un fiocchetto sul grembiule del bambino che si era comportato meglio degli altri o che era stato migliore in qualche attivit� didattica. Oggi si torna ai premi in classe, ma con uno sguardo pi� moderno e accattivante. A spiegare la necessit� che la scuola ha di Minimerito � il suo ideatore, Andrea Conci: "Oggi si vive di status symbol del tutto slegati dal merito. Volevo invece restituire un contenuto, un senso agli oggetti che amiamo avere ed esibire".
PREMI AI MIGLIORI - Quindi si dia il via alla competizione. Nelle scuole scelte per prime per dar vita al progetto verr� distribuito un kit completo di medaglie, scudetti e tabelloni in cui segnare le vittorie degli studenti. Alle elementari verr� spillata una medaglia sul grembiule del bambino pi� bravo, alle medie la vittoria verr� segnata sul diario. Ovviamente dopo una cerimonia che si terr� ogni 2 ? 3 settimane.
SCUOLE GI� ATTIVE - In alcune scuole, il progetto � gi� vivo da qualche tempo come testimonia con soddisfazione Maria Pia Tomassini, coordinatrice del San Giuseppe de Merode a Roma: ?Di solito, a fine annodiamo medaglie ricordo, o premi per i ragazzi pi� bravi, ma Mimerito li stimola in modo continuo e capillare per tutto l'anno".
PROF SODDISFATTI - I premi possono essere assegnati in base a criteri diversi, un comportamento buono tenuto in classe, un voto particolarmente brillante ad un compito o ad un'interrogazione o un approfondimento spontaneo dell'alunno. Insomma, lo scopo � quello di stimolare i ragazzi a fare del proprio meglio e gli insegnanti sembrano essere felici degli effetti positivi dal punto di vista psicologico dell'iniziativa di Viale Trastevere: ?Si � innescata una competizione positiva fra gli alunni, con benefici a livello disciplinare- spiega Barbara Leoncini, responsabile progetti dell'Istituto comprensivo Giovanni Pascoli di Rieti - spesso i ragazzi si auto-correggono fra loro, ricordandosi che con un atteggiamento non consono potrebbero rimanere fuori dalla concessione dei distintivi per la buona condotta e l'impegno".