"L'Italia, come presidente del G20 e Paese in stretto coordinamento con il G7, ha in programma di convocare una riunione ad hoc a livello di leader per promuovere una discussione approfondita sull'Afghanistan". Lo ha affermato il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, precisando che "il format del G20 consentirà di coordinare la nostra posizione con altri importanti partner: Russia, Cina, Turchia".
Telefonata Putin-Draghi: Lavrov in Italia il 26 agosto - Il premier Mario Draghi ha già discusso con Vladimir Putin sulla situazione in Afghanistan, come riferisce il servizio stampa del Cremlino segnalando che la conversazione è avvenuta su iniziativa della parte italiana. Il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov verrà in Italia il 26 e 27 agosto per incontrare il presidente del Consiglio e Di Maio, ha dichiarato la portavoce russa Maria Zakharova. Al telefono, Draghi e Putin hanno discusso su come "prevenire in Afghanistan una catastrofe umanitaria".
G7: "Impegno per cercare soluzione politica inclusiva" - "I ministri del G7 si impegneranno per cercare di garantire una soluzione politica inclusiva, consentire assistenza umanitaria salvavita e sostegno in Afghanistan e nella regione e prevenire ulteriori perdite di vite". E' quanto si legge nella dichiarazione diffusa dal ministro degli Esteri britannico, Dominic Raab, dopo la riunione del G7. "I ministri del G7 - si legge ancora - hanno sottolineato l'importanza che i talebani mantengano i loro impegni per garantire la protezione dei civili e sono profondamente preoccupati per le notizie di violente rappresaglie in alcune parti dell'Afghanistan".
Conte: "Le armi hanno fallito, ora garantire corridoi umanitari" "Le armi hanno fallito". Lo afferma il presidente del M5s, Giuseppe Conte, parlando della situazione in Afghanistan. "Adesso - sottolinea - è prioritario che l'Europa e l'intera comunità internazionale si facciano promotrici di corridoi umanitari per salvaguardare la vita di chi è in pericolo. Al contempo è assolutamente necessario che tutta la comunità internazionale esprima una compatta pressione sui talebani".
Di Maio: "Trasferire 2.500 civili afghani" - "Con gli ultimi voli atterrati a Roma - riprende Di Maio - sono già arrivati in Italia più di 500 afghani, tra ex collaboratori e famiglie. Il nostro piano è trasferire in Italia 2.500 afghani che hanno collaborato negli anni con le istituzioni italiane".
Di Maio: "Giudicare i talebani dalle azioni, non dalle parole" - E aggiunge: "E' importante agire in maniera coordinata nei confronti dei talebani. Dobbiamo giudicarli dalle loro azioni, non dalle parole. Abbiamo a disposizione qualche leva, sia pur limitata, su di loro, come l'isolamento dalla comunità internazionale e la prosecuzione dell'assistenza allo sviluppo fornita finora. Dobbiamo mantenere una posizione ferma sul rispetto dei diritti umani e delle libertà e trasmettere messaggi chiari tutti insieme".
Di Maio: "Fronte comune antiterrorismo" - Di Maio continua: "In questi due decenni abbiamo avuto successo nella lotta al terrorismo in Afghanistan e dobbiamo evitare che diventi di nuovo un terreno fertile per il terrorismo. Questo è un chiaro esempio di un interesse condiviso che possiamo perseguire solo in stretta collaborazione con i principali attori regionali, che dobbiamo coinvolgere immediatamente e in modo coordinato".
Boschi: "Dialogare con talebani? Meno male c'è Draghi" - "Dire che bisogna dialogare coi talebani per le loro dichiarazioni distensive significa capire poco di politica estera. E non capire nulla dei talebani. Meno male che a Palazzo Chigi c'è Draghi e non Conte". Lo scrive su Twitter la capogruppo di Iv alla Camera, Maria Elena Boschi, riferendosi alle parole del leader M5s.