A Roma, in via Andrea Provana, è apparsa una nuova opera della street artist Laika, dal titolo: "Le lacrime di Kabul (omaggio a Gino Strada)". E' ritratto un bambino afghano, con bende sulla testa e sull'occhio destro, che si rivolge a Gino Strada e dice di avere paura. Il piccolo piange, le sue lacrime hanno il colore della bandiera afghana e rappresentano la sofferenza di un intero popolo. La paura di un futuro pieno di violenze e sofferenze.
All'interno del poster ci sono numerosi riferimenti al fondatore di Emergency, a cui Laika vuole rendere omaggio, ed è chiara la volontà da parte dell'artista di comunicare le sue preoccupazioni riguardo la presa dell'Afghanistan da parte dei talebani.
Le stesse preoccupazioni che Gino Strada ha raccontato nel suo ultimo articolo, pubblicato proprio il giorno della sua morte. "Nessuno più di Gino Strada può avere avuto idea di ciò che è stata la vita in Afghanistan negli ultimi 20 anni", dichiara Laika. "Un Paese nel quale ha vissuto in totale sette anni della sua vita e che oggi torna ad essere al centro dell'attenzione internazionale come totale fallimento degli Stati Uniti e dei paesi Nato, compresa l'Italia".
"Non posso immaginare - prosegue l'artista - cosa stia vivendo quel popolo in questo momento, però so che in Afghanistan non potranno più contare su un uomo che per quel paese ha dato tanto e che ha regalato al mondo un'organizzazione come Emergency che, nella sua storia, ha curato gratuitamente più di 11 milioni di persone. Gino Strada è un uomo dalla parte giusta della Storia e tutti noi non possiamo che dirgli grazie".