Nella sua lunga carriera Gianfranco D'Angelo, scomparso nella notte tra il 14 e 15 agosto, ha collezionato tanti successi e soddisfazioni. Tuttavia, negli ultimi anni, era molto amareggiato per il fatto che alcune sue dichiarazioni in tv sulla pensione fossero state travisate. "Mi sono trovato in mezzo ad accuse assurde: che mi lamentavo e che ci sono persone che percepiscono il minimo", aveva dichiarato qualche mese fa a "Libero".
Parlando della polemica che lo aveva travolto nel 2018, aveva dichiarato: "Lavoro da 55 anni, ho sempre lavorato, e rispetto ad altre persone la pensione che prendo non è alta. Mi sono trovato in mezzo ad accuse assurde: dicevano che mi lamentavo, che ci sono persone che percepiscono il minimo. Lo so bene anche io. Dico che non posso godermi quello che ho costruito. E basta".
"Ho girato 51 film e convention in tutto il mondo. Eppure, pur avendo versato regolarmente tutti i contributi, non prendo una buona pensione e non so spiegarmi il perché. Pensavo che avrei preso di più, tutto qua", aveva chiarito.
"Mi piacerebbe essere un po’ più tranquillo a livello economico, senza pensieri per la testa, ma fa parte della vita, e poi sono scelte", aveva continuato. "Se uno stesse a casa tutto il giorno con le pantofole potrebbe pure accontentarsi della pensione".
Nella stessa intervista aveva inoltre ammesso che l'altra grande delusione degli ultimi anni era legata ai funerali di Fabrizio Frizzi, morto nel 2018: "Quando un funerale diventa spettacolo e non ti viene permesso di entrare in Chiesa, allora consideri che si può essere vicini alle persone anche senza essere ripresi dalla tv. Mi hanno respinto dicendo che era una cerimonia 'per pochi intimi'. No comment. Ciao Fabrizio, ti porterò sempre nel cuore".
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