Nel 2018 Selma Blair aveva annunciato pubblicamente di avere la sclerosi multipla. Ora l'attrice di "La rivincita delle bionde" e "Cruel Intentions" è la protagonista di un documentario sulla sua vita, "Introducing, Selma Blair" della regista Rachel Fleit. Selma ha condiviso sul suo profilo social il trailer di questo viaggio di accettazione e resilienza e il messaggio: "Non mi chiedete come va a finire".
Presentato in anteprima al SXSW 2021, dove il film ha vinto il Premio speciale della giuria per l’eccezionale intimità della storia, il documentario segue la battaglia dell'attrice contro la malattia, il modo in cui affronta cambiamenti e problemi, le paure legate alla progressiva perdita della mobilità, la paura della morte e le piccole gioie delle sue giornate.
"Avevo la convinzione di avere qualcosa da condividere. Continui ad aprire finestre o chiudere porte e trovare strumenti nuovi. Spero che la mia piccola vita dia a qualcuno che ne ha bisogno un po’ di speranza, o una risata, o più consapevolezza di noi stessi. Spero che il film mostri che la Sclerosi Multipla è diversa. Come diversi sono i punti di forza e di debolezza delle persone. Tutte le emozioni della vita rendono differente anche la guarigione. Per tutti noi” ha raccontato a Vanity Fair Selma Blair, che per la realizzazione de documentario è stata seguita per un intero anno dalle telecamere dopo la diagnosi medica.
Ad agosto 2018 Selma Blair, dopo aver visto e sentito una serie di medici, aveva ricevuto la diagnosi. "Appena me l’hanno detto, ho pianto. Non erano lacrime di paura, né di panico. Erano lacrime consapevoli, di chi sa che deve arrendersi a un corpo di cui ha perso il controllo. Era come se provassi, persino, un pizzico di sollievo", aveva raccontato a VF. Nell'autunno dello stesso anno ha rivelato in un toccante messaggio su Instagram che la patologia le è stata diagnosticata ad agosto dopo anni di sintomi sottovalutati: "Ho la sclerosi multipla, sono disabile".