Tre donne, un uomo e un bambino sono morti in una sparatoria avvenuta a Plymouth, nel sud-ovest dell'Inghilterra, dove un 23enne ha aperto il fuoco sulla folla. L'attentatore, che apparteneva a un gruppo d'odio chiamato "Incel", si è poi suicidato prima di essere intercettato dalla polizia. Le autorità hanno spiegato che non si è trattato di terrorismo.
L'autore della strage L'autore della strage è stato identificato dalle forze dell'ordine. Si tratta di Jake Davison, che tuttavia - a differenza di quanto circolato sui media nell'immediatezza dei fatti - non è stato freddato dagli agenti, bensì si è suicidato prima di poter essere intercettato. Il 23enne apparteneva a un movimento denominato "Incel", derivante dalla crasi di "involuntary celibate". Si tratta di un gruppo di uomini per lo più eterosessuali che non affermano di non riuscire a trovare una compagna perché considerati non attraenti.
Le vittime Le vittime che non ce l'hanno fatta sono cinque, "tre di sesso femminile e due di sesso maschile", ha puntualizzato la Devon and Cornwall Police locale, incluso un bambino di meno di 10 anni: quattro sono morti sul posto, una donna in ospedale per la gravità delle lesioni riportate.
Lo sgomento del mondo politico L'episodio, avvenuto nell'area di Keyham, a ridosso del porto di Plymouth, ha suscitato sgomento fra tutte le forze del mondo politico britannico come nell'opinione pubblica, a cominciare dal primo ministro Boris Johnson. Si tratta del più grave fatto di sangue mai avvenuto nella città in epoca moderna. Mentre per rintracciare una strage analoga nel Regno Unito - dove il possesso individuale di armi e vicende del genere sono assai più rari che non negli Usa - bisogna tornare indietro di 11 anni: quando nel 2010 in una sparatoria indiscriminata 13 persone furono uccise in Cumbria, nel nord dell'Inghilterra.
Teatro della sparatoria è stato il quartiere dormitorio di Keyham: una zona di abitazioni a basso costo di origine vittoriana adiacente all'area portuale di Plymouth e popolata in origine da famiglie operaie. "L'incidente non è riconducibile al terrorismo", ha affermato Johnny Mercer, deputato alla Camera dei Comuni eletto nel collegio locale, non senza sottolineare che si è trattato comunque di un fatto molto cruento e che per la città sono ore "cupe".
Il racconto dei testimoni - Spaventoso il racconto di chi si è trovato di fronte alla scena. Una donna, Sharon, residente a Keyham, ha riferito alla Bbc in preda allo shock di aver assistito a qualcosa di "orrendo e tristissimo". "Prima si sono sentite urla e alcuni spari, tre o quattro. Poi ho visto un uomo armato irrompere all'interno di una casa aprendo ancora il fuoco e quindi uscire e iniziare a sparare a casaccio contro qualche persona fra Linear Park e la strada", ha detto.