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Grecia, si continua a lottare contro le fiamme sull'isola di Evia | Il premier si scusa: "Non abbiamo fatto abbastanza"

Promesso un risarcimento per tutte le vittime dei roghi e un grande sforzo per riforestare i territori devastati dagli incendi

Grecia, un inferno tra fiamme e disperazione nell'isola di Evia

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I vigili del fuoco in Grecia stanno lottando contro il tempo sull'isola di Evia per evitare che un violento incendio raggiunga la città di Istiaia che ospita migliaia di abitanti. La battaglia è andata avanti tutta la notte per contenere le fiamme che da otto giorni divampano su questa immensa isola alberata a 200 km a est di Atene. Ad Avgaria, uno dei paesini nei pressi della città, le fiamme hanno sfondato le barriere tagliafuoco create lunedì sera.

Le scuse del premier - Il primo ministro greco Kyriakos Mitsotakis si è scusato con i cittadini in un discorso alla tv nazionale per i fallimenti nella lotta agli incendi che stanno devastando il Paese e in particolare l'isola di Evia. "Potremmo aver fatto ciò che era umanamente possibile, ma in molti casi non è stato sufficiente", ha detto il presidente del Consiglio, citato dalla Bbc, aggiungendo che la distruzione di Evia e di altre località del territorio "colpisce i cuori di tutti". 

Risarcimenti e riforestazione - Il premier ha inoltre promesso un risarcimento per tutte le vittime dei roghi e un grande sforzo di riforestazione e rigenerazione dei territori devastati dalle fiamme. "Questi ultimi giorni sono stati tra i più difficili per il nostro Paese da decenni - ha   detto -. Abbiamo a che fare con un disastro naturale di dimensioni senza precedenti". 

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