arresti e scontri con le forze dell'ordine

Thailandia, i giovani Sì-vax scendono in piazza per chiedere i vaccini gratuiti

Le forze dell'ordine hanno utilizzato contro la folla proiettili di gomma e lacrimogeni. Il primo ministro risponde: "Avanti con le immunizzazioni a pagamento"

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Una folla di giovani e studenti è scesa per le strade di Bangkok per chiedere accesso gratuito alla campagna vaccinale contro il Covid-19. Il movimento Sì-vax thailandese si è scontrato con le forze dell'ordine: si contano decine di arresti e feriti. Il governo ha infatti deciso di somministrare il siero cinese Sinevac  - criticato dalla comunità scientifica per la bassa risposta immunitaria - solo dietro pagamento.

Gli scontri - Per contenere i Sì-vax, le forze dell'ordine hanno sparato proiettili di gomma ad altezza uomo e gas lacrimogeni per disperdere la folla. Nei giorni scorsi, alcuni mezzi sono stati dati alle fiamme dai manifestanti che chiedono le dimissioni del primo ministro Prayut Chan-o-Cha.

Linea dura del primo ministro - Nonostante i disordini, il premier ha fatto sapere di non voler ritornare sui suoi passi: le vaccinazioni continueranno ad essere accessibili a un cerchio ristretto di persone, mentre rifiuta l'ipotesi di continuare la campagna di vaccinazione utilizzando i sieri Pfizer o Moderna. 

La situazione nel Paese - Da settimane il contagio in Thailandia sta affrontando una crescita esponenziale. Per tutto il mese di luglio, il Paese ha registrato una media di quasi 20mila contagi al giorno. La percentuale di persone con almeno una dose di vaccino supera di poco il 20%. Dato decisamente minore quello degli immunizzati, che rappresentano il 6% (poco più di 4 milioni di persone) dei 70 milioni di abitanti.