Il Cdm ha sciolto per mafia il Comune di Foggia
Le indagini svolte hanno evidenziato la presenza "di concreti, univoci e rilevanti elementi su collegamenti tra gli amministratori locali e la criminalità organizzata", per questo il Comune di Foggia va sciolto per infiltrazioni mafiose. Sulla base di queste valutazioni della commissione di accesso inviata dal Viminale nel capoluogo dauno il 9 marzo, il Cdm ha sciolto il Comune di Foggia ed ha affidato ad una commissione straordinaria la gestione dell'ente.
La commissione, secondo la proposta avanzata dal ministro Lamorgese al Cdm, sarà composta dal prefetto a riposo Marilisa Magno, dal viceprefetto Rachele Grandolfo e dal dirigente Sebastiano Giangrande. L'ente era già stato sciolto, in via ordinaria dal prefetto, dopo le dimissioni rassegnate dall'ex sindaco Franco Landella il 4 maggio e non revocate entro i 20 giorni dalla loro presentazione, anche perché il 21 maggio l'ex primo cittadino leghista era stato arrestato e posto ai domiciliari con l'accusa di tentata concussione, corruzione e rimesso in libertà dopo dieci giorni.
Ora Landella è libero ma è interdetto dai pubblici uffici per un anno. Nell'inchiesta, che ritiene di aver svelato un giro di tangenti al Comune di Foggia, è coinvolta anche la moglie di Landella, Daniela Di Donna, dipendente comunale, interdetta dai pubblici uffici per dieci mesi.
Dal 25 maggio il Comune è amministrato dal commissario prefettizio Marilisa Magno, ma nell'ente era già al lavoro la commissione di accesso del Viminale per accertare presunte infiltrazioni mafiose nell'attività amministrativa di Palazzo di Città.
La commissione il 29 luglio ha consegnato una durissima relazione al prefetto di Foggia, Carmine Esposito, rapporto che il prefetto ha inviato al ministero dell'Interno e sul quale si basa la decisione di sciogliere immediatamente il Comune.
Nella relazione di sei pagine si evidenzia che dal 2014 erano stati denunciati atti intimidatori nei confronti di alcuni consiglieri comunali e che esisteva una preoccupante pressione criminale sul Comune. Dal febbraio 2021 - si legge - le inchieste giudiziarie legate ad ipotesi di corruzione hanno coinvolto amministratori pubblici, tra i quali l'ex sindaco Landella e l'ex presidente del consiglio comunale Leonardo Iaccarino.
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