Green pass, scatta l'obbligo per docenti e universitari | Scuola in presenza, stop solo in casi eccezionali
Dal 1/9 il certificato verde sarà neccessario anche sui trasporti a lunga percorrenza. Per i prof senza pass scatta lo stop dello stipendio dopo 5 giorni di assenza. La quarantena per gli immunizzati scende a 7 giorni
Dopo ristoranti, piscine, palestre, cinema, stadi e teatri, il governo ha approvato il nuovo decreto che rende obbligatorio l'uso del Green pass per scuola, università e trasporti a lunga percorrenza. Senza il documento sanitario non si potrà salire su navi e traghetti interregionali, con l'esclusione dello Stretto di Messina, e neanche sui treni Intercity e Alta Velocità, come anche sugli autobus che collegano più di due Regioni.
Trasporti Nel dettaglio, per quanto riguarda i trasporti, il Green pass dovrà essere esibito per salire sugli aerei, sulle navi e sui traghetti, sui treni ad Alta velocità e sugli Intercity e anche sugli autobus di linea che collegano regioni diverse o quelli a noleggio con conducente. Ad effettuare i controlli saranno i gestori dei servizi e chi sarà trovato senza il pass avrà una sanzione da 400 a mille euro. Nessun obbligo, invece, per i collegamenti con le isole minori e per lo Stretto di Messina, per bus e metropolitane del trasporto pubblico locale e per bus e treni regionali. Sia per la lunga percorrenza sia per il trasporto pubblico locale la capienza salirà dal 50 all'80%, sia in zona bianca sia in zona gialla.
A prof senza Green pass stop stipendio dopo 5 giorni di assenza Le novità principali riguardano la scuola e l'università, con l'obbligo della certificazione che varrà anche per gli studenti universitari, un'ipotesi che non era emersa nei giorni scorsi. Prof e personale non docente dovranno avere ed esibire la certificazione e se non lo faranno scatteranno le sanzioni: il mancato rispetto delle disposizioni "è considerata assenza ingiustificata" e dopo 5 giorni il rapporto di lavoro "è sospeso e non sono dovuti la retribuzione né altro compenso o emolumento". I controlli spetteranno ai dirigenti scolastici.
No obbligo di mascherina se tutti gli studenti della classe sono vaccinati Sempre per quanto riguarda la scuola, il decreto raccomanda il rispetto del distanziamento di un metro, "salvo che le condizioni strutturali-logistiche degli edifici lo consentano" e ribadisce l'obbligo di mascherina per tutti gli studenti, ad eccezione dei bambini sotto i 6 anni e per chi ha patologie incompatibili con l'utilizzo. Il governo non esclude però che si possa stare in classe senza mascherina: per le classi di studenti "che abbiano tutti completato il ciclo vaccinale o abbiano un certificato di guarigione", i protocolli possono prevedere delle deroghe all'obbligo.
Scuola in presenza, stop solo in casi eccezionali Il decreto è invece molto restrittivo sulla possibilità di derogare alla presenza in classe degli studenti. I governatori potranno disporre la Dad solo per "specifiche aree del territorio o per singoli istituti, esclusivamente in zona rossa o arancione" e "in circostanze di eccezionale e straordinaria necessità dovuta all'insorgenza di focolai o al rischio estremamente elevato di diffusione del virus o di sue varianti nella popolazione scolastica".
Test rapidi a 8 euro per ragazzi 12-18 anni Sempre nell'ottica di favorire il rientro a scuola, il Commissario per l'emergenza Francesco Figliulo ha siglato il protocollo d'intesa con le farmacie per i tamponi antigenici a prezzi calmierati: i giovani da 12 a 18 anni pagheranno 8 euro, gli over 18 invece 15. Nelle prenotazioni le farmacie dovranno dare la precedenza ai ragazzi e avranno una remunerazione complessiva di 15 euro, 7 dei quali saranno coperti con un contributo dello Stato. Al momento la norma per il prezzo calmierato è vigente fino alla fine di settembre.
Scuola, università e trasporti a lunga percorrenza: ecco dove scatta l'obbligo di Green pass
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