Operaia morta sul lavoro nel Modenese, c'è un indagato: è il legale rappresentante dell'azienda
Si tratta di un atto dovuto: l'uomo dovrà chiarire la dinamica dell'incidente. La vittima è stata trascinata e schiacciata da una fustellatrice, un grosso macchinario che ora è sotto sequestro
C'è un indagato nell'inchiesta sulla morte di Laila El Harim, 40enne deceduta martedì mentre lavorava nell'azienda d'imballaggi "Bombonette" di Camposanto (Modena). Nel mirino dei pm c'è il legale rappresentante della fabbrica. Si tratta di un atto dovuto: l'uomo dovrà chiarire come sia andata la dinamica. L'operaia è stata trascinata e schiacciata da una fustellatrice, un grosso macchinario utilizzato per sagomare il materiale da imballaggio.
Sotto sequestro il macchinario che l'ha uccisa Il fascicolo aperto è per omicidio colposo. Sul corpo della 40enne sarà eseguita l'autopsia, disposta dalla procura modenese per completare il quadro di accertamenti su quanto avvenuto. Sotto sequestro il macchinario nel quale l'operaia sarebbe rimasta incastrata senza trovare scampo. Secondo una prima relazione che l'Ispettorato nazionale del Lavoro ha inviato al ministro Andrea Orlando, il macchinario era infatti provvisto di un doppio blocco di funzionamento meccanico, "ma purtroppo - si legge - azionabile, da parte dell'operatrice, soltanto manualmente e non automaticamente. Ciò ha consentito un'operazione non sicura che ha cagionato la morte per schiacciamento".
La vittima lascia una bimba di 4 anni Laila El Harim avrebbe compiuto 41 anni a giorni, era originaria del Marocco e da circa vent'anni era residente in Italia. Nel Modenese aveva costruito la sua vita e la sua famiglia, progettava il matrimonio col compagno dal quale quattro anni fa aveva avuto una bimba e nel paese in cui viveva, non distante dalla sede dell'azienda, era conosciuta come una persona gentile e solare. Alla Bombonette di Camposanto era regolarmente assunta da pochi mesi. Entusiasta per il lavoro che faceva, martedì era entrata in sede alle 5.50 per il turno di mattina. Dopo poche ore la tragedia sulla quale sono in corso indagini da parte di carabinieri, Ispettorato territoriale di Modena, Servizio prevenzione e sicurezza ambienti di lavoro della Ausl territoriale.
Incidenti sul lavoro, mobilitazione nel Modenese Una tragedia che ha ricordato la morte, in una fabbrica nel Pratese, di un'altra giovane madre, la 22enne Luana D'Orazio deceduta a maggio incastrata in un orditoio. E che ha spinto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella a chiamare il ministro Orlando per avere più informazioni sul ripetersi di simili incidenti sul posto di lavoro, richiamando sul tema della sicurezza. Argomento che, nelle rassicurazioni di Orlando, è "sottoposto a una costante ed incisiva attenzione" da parte del governo. In segno di cordoglio per la morte di Laila El Harim migliaia di lavoratori sono o saranno in sciopero nei prossimi giorni nel Modenese. Una mobilitazione, sottolinea la Cgil provinciale, che "chiede con grande forza una sola cosa: basta parole, senza sicurezza non si lavora".
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