Nell'interesse della sua salute

Comitato Bioetica: sul vaccino la scelta di un adolescente prevale su quella dei genitori | Nessun obbligo se il minore rifiuta

La volontà di vaccinarsi "coincide con il miglior interesse per lui e per la comunità"

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Se un minorenne volesse vaccinarsi contro il coronavirus e i suoi genitori fossero contrari, l'adolescente deve essere ascoltato da personale medico con competenze pediatriche e "la sua volontà deve prevalere, in quanto coincide con il migliore interesse della sua salute psico-fisica e della salute pubblica". Il chiarimento arriva dal Comitato nazionale di bioetica, che si è espresso dopo la richiesta di un parere.

Per gli adolescenti con malattie per le quali la vaccinazione è raccomandata, invece, emerge l'obbligo dei genitori (o dei rappresentanti legali) di garantire il miglior interesse "con ricorsi al comitato di etica clinica o ad uno spazio etico e, come extrema ratio, al giudice tutelare".

Nessun obbligo se il minore rifiuta Nel caso in cui l'adolescente rifiuta la vaccinazione a fronte del consenso dei genitori, il Comitato ritiene "importante e auspicabile che l'adolescente sia informato che la vaccinazione è nell'interesse della sua salute, della salute delle persone prossime e della salute pubblica ma appare corretto non procedere all'obbligo di vaccino in mancanza di una legge, ma porre in essere misure atte a salvaguardare la salute pubblica". In caso di contrasto tra le parti, la volontà va certificata per esplicitare con la massima chiarezza le posizioni.