Dal 2022 ordinare un hamburger con bacon potrebbe non essere più così semplice in California. A preoccupare i ristoratori, ancora in ginocchio dopo l'emergenza sanitaria, è la nuova legge a tutela del benessere degli animali. La normativa prevede più spazio per i suini da riproduzione, le galline e i vitelli, imponendo il divieto di vendita a chi non rispetta gli standard. I lavoratori del settore si dicono ottimisti, ma secondo i dati solo il 4% degli allevamenti è in grado di soddisfare i requisiti.
La California è una gran consumatrice della pancetta di maiale: all'interno dello Stato di Los Angeles ne consumano circa il 15% rispetto al totale nazionale. E di questi 115 milioni di chilogrammi di maiale che vengono consumati ogni mese nei ristoranti, solo 45 chilogrammi (meno del 40%) provengono da allevamenti interni allo Stato.
Questa ulteriore stretta potrebbe tradursi in una significativa carenza in cucina, che porterebbe a un inevitabile aumento dei prezzi. "Siamo molto preoccupati dell'impatto sulle forniture", ha dichiarato Matt Sutton della California Restaurant Association. E ha le sue ragioni: le stime parlano di un aumento dei prezzi fino al 60%.
L'associazione californiana dei produttori suini americani ha chiesto aiuto ancora una volta all'amministrazione per adattarsi alle nuove normative. Il botta e risposta, infatti, va avanti dal 2018, quando la legge venne votata a grande maggioranza con un referendum.
L'ultima speranza per gli amanti del bacon è nelle mani del governatore Gavin Newson che, in vista anche delle prossime elezioni di novembre, potrebbe decidere di andare incontro alle richieste della categoria.