Ore di paura a Pescara per un vasto incendio nella zona sud della città. Le fiamme hanno raggiunto alcune abitazioni, provocando diversi feriti. A fuoco anche la Pineta Dannunziana. I roghi hanno provocato un fuggi fuggi dalle spiagge, dove le scintille spinte dal vento hanno fatto incendiare le palme degli stabilimenti balneari. Sono 30 gli intossicati. Degli 800 evacuati, in 50 non possono rientrare a casa.
Le parole del sindaco - "Abbiamo dovuto evacuare diverse abitazioni e anche stabilimenti balneari a causa del fumo e dei lapilli. Con l'elicottero dei vigili del fuoco abbiamo cercato di limitare i danni", ha detto il sindaco di Pescara Carlo Masci parlando di un "panorama infernale". Come molti sui concittadini. "Un inferno. Una cosa mai vista", le parole ripetute da tante persone della zona sud della città. Distrutta parte della Riserva naturale Pineta Dannunziana. Mezza città scesa in strada, mentre le fiamme, alimentate dal forte vento, si avvicinavano paurosamente alle abitazioni.
Una quindicina i focolai che si sono sviluppati dalla costa alla collina. Le scintille, spinte dal vento, hanno fatto bruciare perfino le palme degli stabilimenti balneari. Mentre i roghi, ora sotto controllo, sono ancora in corso, è difficile tracciare un bilancio dei danni.
Anche una bimba in ospedale - Tra le persone trasportate in ospedale anche una bambina e due suore che risiedono in una struttura che si trova nell'area interessata dal rogo. Avrebbero tutte riportato un'intossicazione dopo aver inalato fumo, ma le loro condizioni non sarebbero gravi.
Evacuata una casa di riposo - Oltre a diverse abitazioni è stata evacuata una casa di riposo, in via Paolo De Cecco. Per curare gli intossicati lievi è stato aperto al porto turistico un posto di soccorso gestito dal 118. Sono una quarantina al momento le persone che sono state portate o invitate a recarsi nel posto di primo soccorso al Marina di Pescara.
Aperta inchiesta, ipotesi incendio colposo - Intanto è stata aperta un'inchiesta. Il fascicolo è in mano alla pm Anna Benigni. Secondo i primi accertamenti dei carabinieri, sarebbero tre i punti di innesco. L'ipotesi di reato e' di incendio colposo.
L'allarme della Regione - "In Abruzzo è emergenza incendi: ci sono fronti aperti in ogni provincia e la macchina regionale e della protezione civile è mobilitata, il presidente Marsilio è a Pescara, dove ci sono le preoccupazioni maggiori, e dove è stata convocata una riunione in prefettura con i sindaci dei territori coinvolti". Lo ha detto il capo segreteria della presidenza della Giunta abruzzese, Massimo Verrecchia. Verrecchia, in prima linea con tanti suoi colleghi e con il presidente Marsilio, ha fatto sapere che la Regione, direttamente e attraverso le prefetture, ha chiesto mezzi e risorse a Roma.