il profilo del poliziotto sprinter

Jacobs, ecco chi è il nostro "figlio del vento" con la passione per i tatuaggi

Lo sprinter azzurro, classe 1994, fa sognare l'Italia alle Olimpiadi di Tokyo 2020: famiglia e passioni lo hanno portato nella storia dell'atletica tricolore

© Getty Images| jacobs

Classe 1994, tre figli, una vita di sacrifici e una passione per i tatuaggi: ecco chi è in breve Marcell Jacobs, lo sprinter texano che fa sognare l'Italia a cinque cerchi a Tokyo 2020. Nato a El Paso, in Texas, ma cresciuto sul lago di Garda, il poliziotto velocista è il primo azzurro, in oltre un secolo di Olimpiadi, che l'Italia abbia mai piazzato in finale nei 100 metri.

"Siamo contenti per lui, per i sacrifici che ha fatto e che fa. La sua vita non è semplice e si merita il massimo", ha commentato la madre Viviana Masini, titolare di un albergo a Desenzano sul Garda, Brescia, commentando le sue imprese olimpiche.

E' con lei che Marcell è cresciuto, dopo essersi trasferito dal Texas in Italia da bambino, senza il padre militare. E l'amore per i suoi cari è ben che ricambiato dal velocista bresciano. "Peccato solo per la lontananza dalla famiglia", si è fatto scappare da Tokyo. "La mia compagna, i miei bambini, mia madre, mi mancano. Il pensiero di loro mi aiuta a superare le difficoltà", assicurava lo sprinter dai mille tatuaggi al suo debutto olimpico.

E come dargli torto? La famiglia è la sua vera benzina: in particolare, proprio i tre figli, Anthony e Megan avuti dalla compagna Nicole, e Jeremy, nato da una precedente relazione.

Grande, infine, è la passione per i tatuaggi (sul petto, fra gli altri, sfoggia la grande scritta "Crazy long jumper", ricordo del suo passato da lunghista) e per le sneaker, Dunk e Jordan 1 su tutte. Ama vestirsi "un po' da tamarro", ha confessato in alcune interviste.