Sempre più Regioni al Sud si avvicinano ai parametri da zona gialla. E il governo, cauto sull'obbligo vaccinale ai prof, valuta l'ipotesi di immunizzare gli studenti over 12 anche negli istituti in vista del ritorno a scuola. E sul green pass il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri, annuncia: "Dipenderà dalla circolazione del virus e sarà modulabile a seconda dell'andamento del Covid".
A preoccupare in queste ore sono però i dati dell'ultimo monitoraggio, confrontati con i nuovi parametri assegnati per i vari profili di rischio ai vari territori, che fissano, per restare in zona bianca, al 10% la soglia massima di occupazione dei posti letto nelle terapie intensive e al 15% per i ricoveri ordinari.
Rt nazionale sale a quota 1,57 Il monitoraggio settimanale della Cabina di regia fotografa un'Italia in allerta, con 20 Regioni classificate a rischio moderato, l'indice di trasmissibilità Rt salito a quota 1,57 e l'incidenza dei casi che ha raggiunto 58 per 100mila abitanti. Due parametri che, insieme alla percentuale di saturazione degli ospedali, determinano il cambio di fascia delle regioni e le relative restrizioni.
Iss: "Età media scende a 27 anni" La circolazione del virus, ha rilevato, il presidente dell'Istituto superiore di Sanità Silvio Brusaferro "è soprattutto nelle fasce più giovani tra 10 e 29 anni, e scende a 27 anni l'età media dei casi ed a 49 quella dei ricoveri".
Le Regioni a rischio "zona gialla" Ad avvicinarsi, seppure lentamente, a queste percentuali sono Sicilia, Calabria e Campania, hanno un valore di occupazione nelle aree mediche (ovvero nei reparti ordinari) rispettivamente dell'8%, del 6,6%, e del 4,9%. Sicilia e Sardegna ma anche il Lazio hanno un valore di occupazione delle terapie intensive rispettivamente del 4,7%, del 4,2% e del 3,7%.
Cresce l'incidenza Per quanto riguarda, invece, l'incidenza su 100mila abitanti nella settimana del 23-29 luglio, sono Sardegna, Toscana e Lazio le Regioni in testa rispettivamente con 136, 94 e 87, che con i vecchi dati sarebbero già finite in zona gialla. Sicilia e Sardegna sono state inserite tra le Regioni rosse "a rischio" dal centro europeo per la prevenzione. Nella seconda sono complessivamente ci sono 32 Comuni dell'Isola che superano la soglia critica dei 250 casi per 100mila abitanti, tanto che diversi sindaci hanno emanato delle ordinanza con le quali impongono l'uso obbligatorio delle mascherine all'aperto e, in alcuni casi, il ritorno del coprifuoco o l'obbligo di tenere una distanza di 10 metri in spiaggia tra gli ombrelloni.
Rezza: "Terza dose ai più fragili" L'obiettivo in tutto il Paese resta quello di scongiurare chiusure generalizzate nelle Regioni almeno in estate con l'arma delle vaccinazioni. "C'è una forte adesione alla campagna vaccinale da parte dei ragazzi ed è un dato molto importante", spiega soddisfatto il direttore generale della Prevenzione, Gianni Rezza, proprio perché "sono loro a trainare di più l'infezione". E sull'ipotesi di una terza dose aggiunge: "Bisognerà decidere nel giro di un mese. Probabilmente le persone più fragili e immunodepresse l'avranno", ma "c'è indecisione perché non ci sono ancora evidenze forti per poter dire che la faremo a tutti". Inoltre, "le aziende stanno lavorando a vaccini adattati".
Ancora oltre 2 milioni di over 60 senza vaccino Sono 2.267.090 gli over 60 "sfuggiti" finora al vaccino anti-Covid. Due settimane fa erano 2.437.720: in questo periodo sono stati quindi raggiunte 170mila persone, ad un ritmo di 85mila alla settimana. Il dato emerge dal report settimanale della struttura del commissario all'emergenza, generale Francesco Figliuolo. La fascia più rilevante degli ultrasessantenni non vaccinati è quella tra i 60 ed i 69 anni: sono 1.271.763, pari al 16,8% della popolazione di quell'età.
Complessivamente sono state somministrate 67.755.390 dosi, con un aumento di 3.633.280 rispetto alla settimana precedente. La media quotidiana di somministrazioni nell'ultima settimana è stata quindi di circa 520mila.