La Sicilia brucia e, da Palermo a Catania, da Enna e Noto al Messinese, i danni sono incalcolabili. Il fuoco, spesso doloso, è alimentato dal caldo record che non allenterà la sua morsa fino al 6 agosto. La zona più colpita è quella di Catania, dove nel rione Fossa Creta alcune famiglie sono state costrette a lasciare le case. Uno stabilimento sul lungomare della Plaia è stato distrutto da un rogo.Centocinquanta persone messe in salvo via mare.
A causa degli incendi l'aeroporto internazionale ha sospeso i volo in arrivo e in partenza per permettere l'intervento dei mezzi elicotteri dei vigili del fuoco. Nella prima serata di venerdì, lo scalo è tornato operativo. Alcune abitazioni di via Palermo sono state raggiunte dalle fiamme e sono state prontamente sgomberate.
150 persone evacuate via mare Centocinquanta persone, bloccate dagli incendi nei villaggi costieri di Primosole e Azzurro, nel Catanese, sono state salvate da mezzi navali e personale della Capitaneria di porto. Per fuggire alle fiamme si sono recate sulla spiaggia dove sono state soccorse dalla guardia costiera via mare con dei gommoni. Le persone messe in salvo che hanno perso la case negli incendi saranno ospitate nel Palazzetto dello sport di Catania.
Incendi nella notte attorno a Palermo, salvati 50 scout Nella notte tra giovedì e venerdì si erano invece sviluppati incendi attorno a Palermo. Cinquanta scout sono stati salvati dalle fiamme grazie al tempestivo intervento di vigili del fuoco e forestali mentre erano in sosta nell'area attrezzata del lago di Piana degli Albanesi. Nessuno di loro ha dovuto ricorrere a cure mediche e rientreranno oggi alla base. I soccorsi sono stati impegnati per tutta la notte, per gli incendi divampati sui monti attorno alla città siciliana. I roghi hanno lambito anche alcune abitazioni. In tutto sono state evacuate 100 persone.