(Eleonora d’Austria, regina di Francia, anno 1523)
Testo: Stefano Cozzaglio Disegni: Stefano Cozzaglio
marcocalindri@libero.it
Nella rappresentazione di un’opera teatrale sono molto importanti anche le impressioni visive che costumi ed ambientazioni ci forniscono.
Individuata la tipologia drammatica dell’evento e verificata la sua comprensibilità anche in un contesto attuale, si passa alla definizione dei costumi dei singoli personaggi.
La credibilità legata al loro inserimento nell’ambiente, deve essere sfruttata per rendere più verosimile il motivo del conflitto.
Leggendo i testi delle opere più famose ci si rende conto che più gli elementi delle vicende sono essenziali, più la loro comprensibilità risulta facilitata.
Oltre alla componente legata al clima si devono anche sfruttare le caratteristiche razziali dei personaggi perché è anche su queste che si costruiscono i caratteri dei personaggi.
La gelosia di Otello nei confronti di Desdemona, per esempio, si regge sui dubbi che la rivalità dei suoi sottoposti gli scatenano contro per invidia. Del resto il suo ruolo di maggiore potenza nei loro confronti, unito anche al suo aspetto così diverso, non può sicuramente sanare questo conflitto.
Per tornare al tema dei costumi, in questo caso, essendo il governo veneziano d’oltremare non particolarmente razzista, la differenza andrebbe posta più sui dettagli e sulla ricchezza dei gioielli personali che sugli abiti propriamente detti. Otello, pur fisicamente diverso, non solo viene inserito nella società veneziana, ma ne assume anche un ruolo di preminenza rispetto agli altri proprio grazie al riconoscimento specifico che gli è riservato.
(Enrico VIII°, re d’Inghilterra, anno 1535 - da un quadro di Hans Holbein)
La ricchezza degli abiti esibiti, deve rispondere a due esigenze comunicative contemporaneamente: individuare il livello sociale del personaggio e poi, all’interno di questo insieme, stabilire anche una gerarchia di importanza.
I ritratti ufficiali del sedicesimo secolo, si rifanno sempre al medesimo schema derivato da un comune linguaggio atto a definire il rango del soggetto al quale vengono aggiunte decorazioni ed onorificenze specifiche, proprie del soggetto ritratto Queste ultime indicano l’appartenenza ad ordini equestri come quello del Toson d’oro, i Cavalieri di Malta, i Cavalieri dell’Ordine di Santiago, i Cavalieri di Santo Stefano, i Cavalieri Teutonici, i Cavalieri dell’Ordine della Giarrettiera e molti altri.
(Dama nobile in costume da sposa – Venezia, anno 1550)
Gerarchie altrettanto dettagliate erano presenti nel clero e nella moda, utilizzata per distinguere nel colore e nelle fogge anche le cariche ammnistrative.