LA FOLLIA

Barillari porta una pistola in consiglio regionale Lazio e fa una diretta: "Vaccinarsi è una roulette russa"

Il consigliere, espulso dal Movimento 5 Stelle, aizza i no vax con la solita bufala del vaccino sperimentato sulla popolazione. Il presidente Vincenzi fa partire la denuncia

"Questa è una roulette russa. E sei proprio tu a voler premere il grilletto. Io mi vaccino, può andarmi bene o può andarmi male", è quanto ha dichiarato Davide Barillari, consigliere regionale del Lazio già espulso dal Movimento 5 stelle per le sue posizioni no vax, puntandosi una pistola al braccio. In una diretta di 25 minuti fatta all'interno del palazzo della Regione, Barillari ha snocciolato tutte le teorie complottiste. 

"Ad oggi ci sono 80mila segnalazioni di reazioni avverse. Se sono fortunato sono solo un po' di febbre, mal di testa, dolore al braccio. Ma se sono sfortunato, come avviene nel 14% dei casi, ictus cerebrali, trombosi e morte. Vaccinarsi con vaccini sperimentali di cui si sa poco, non è un dovere morale, ma ignoranza. Chi si informa, ci pensa bene due volte a farsi il vaccino", ha detto Barillari. Una serie di fake news già più volte smentite da tutti gli organi ufficiali che però danno vigore a tutte le teorie complottiste dei no vax che infatti invadono il profilo social di Barillari con messaggi di sostegno. Barillari ha condotto la diretta nonostante la censura del presidente Zingaretti.

Vincenzi: "Una pistola in consiglio, gesto gravissimo" - Ad intervenire è stato il presidente del Consiglio regionale del Lazio, Marco Vincenzi: "L'iniziativa del consigliere Barillari che all'interno degli uffici del Consiglio regionale mostra una pistola, della cui natura, vera o falsa, non sappiamo nulla, desta stupore, preoccupazione e sdegno". "La sede  istituzionale del Consiglio regionale non può essere il luogo dove si perpetrano queste azioni, pertanto esprimo la più ferma condanna per il gravissimo gesto. I dirigenti responsabili del Consiglio regionale sono stati incaricati di segnalare l'episodio alle autorità di polizia al fine di tutelare la pubblica sicurezza" conclude  Vincenzi.