Netflix impone l'obbligo di vaccino sul set: al lavoro solo attori e operatori con passaporto vaccinale
Strada intrapresa anche da Google e Facebook, che richiederanno ai loro dipendenti di essere vaccinati per tornare in ufficio
Sui set delle produzioni Netflix solo attori e operatori vaccinati. Sono queste le nuove direttive del colosso dello streaming, primo fra tutti ad adottare l'obbligo vaccinale, sulla scia delle restrizioni già imposte da aziende come Google e Facebook. La società californiana richiederà una certificazione vaccinale per i lavoratori della cosiddetta "Zone A", ovvero tecnici e operatori che lavorano senza mascherina, perché dietro ad una telecamera e fianco a fianco con i membri del cast.
La divisione in "Zone" all'interno degli studi cinematografici e televisivi funzionava più o meno allo stesso modo anche durante la pandemia lo scorso anno. A chi non lavorava a stretto contatto con attori e operatori, quindi lavoratori della "Zone B", era richiesto l'uso obbligatorio della mascherina e il distanziamento, ma non i continui test Covid necessari per i dipendnenti della "Zone A".
Si prevede che a breve altri studi importanti seguiranno la stessa politica di Netflix, in linea con la dura presa di posizione di Biden nella speranza di bloccare l'impennata dei casi di coronavirus, che anche negli Usa, è legata soprattutto alla variante Delta. Twitter ha già deciso intanto di chiudere nuovamente i suoi uffici di San Francisco e New York, mentre la Apple ha reintrodotto in tutti i suoi punti vendita l'obbligo di indossare la mascherina anche per i vaccinati. La stessa decisione è stata presa nei parchi di divertimento di Disney in Florida e California.
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