E' morta a 81 anni nel reparto di neuro-riabilitazione dell'Istituto Maugeri di Pavia, dove era ricoverata da aprile dopo un ictus. Poco prima che morisse, i suoi due figli hanno scoperto che la loro madre era stata vaccinata contro il Covid durante il ricovero, con due dosi di Moderna il 26 maggio e il 5 luglio. Ma l'anziana, sostengono i figli che hanno sporto denuncia, aveva già ricevuto due dosi di Pfizer prima di ammalarsi, il 4 e il 25 marzo.
Il sostituto procuratore Valeria Biscottini, a cui sono state affidate le indagini, ha disposto che venga effettuata l'autopsia, il 2 agosto, per capire se ci sia un nesso tra il decesso e il sovradosaggio di sieri. L'anziana donna che, come raccontano i familiari godeva di buona salute, si era vaccinata a marzo: il 4 e il 25 con Pfizer. Il 2 aprile aveva avuto un ictus ed era stata portata al Policlinico San Matteo e dopo pochi giorni trasferita all'Istituto Maugeri per la riabilitazione.
In un primo momento, raccontano i figli, "sembrava che la riabilitazione procedesse nel migliore dei modi". Fino a quando la situazione non è degenerata e i familiari hanno potuto finalmente fare visita alla madre, che ormai era in uno stato vegetativo (fino ad allora non era stato possibile a causa delle norme anti-Covid). I familiari solo in quel momento si sono accorti, leggendo la cartella clinica, che la donna era stata nuovamente vaccinata con due dosi di Moderna: il 26 maggio e il 5 luglio. "Se ci avessero avvisati li avremmo bloccati dato che la mamma era stata già immunizzata", affermano i familiari che vogliono che sia fatta chiarezza sul decesso della loro madre.
Le indagini disposte dalla Procura di Pavia sulla morte dell'81enne dovranno tra le altre cose verificare se la documentazione che è stata presentata al suo arrivo all'Istituto Maugeri di Pavia, per un percorso di riabilitazione post-ictus, contenesse o meno l'indicazione della prima vaccinazione ricevuta con Pfizer, così come andrà verificata la registrazione delle prime due dosi sul portale della Regione. Secondo quanto si apprende in ambienti ospedalieri, quando la donna è arrivata ad aprile sulla sua scheda ospedaliera non sarebbe risultato che era già stata vaccinata contro il Covid-19 e anche il portale regionale non avrebbe segnalato la sua avvenuta immunizzazione.