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Riforma della giustizia al Cdm, Draghi punta a chiudere | Verso tempi più lunghi su mafia e violenza sessuale

Non è escluso che i ministri M5s scelgano la linea dell'astensione

Riforma della Giustizia, la mediazione del governo

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Tempi più lunghi per l'improcedibilità dei reati di mafia, terrorismo, violenza sessuale e droga, oltre a una norma transitoria fino a tutto il 2024 per l'entrata a regime della nuova prescrizione. E' la mediazione per la riforma della giustizia sulla quale si esprimerà il Cdm, per poi portare il testo in Parlamento per l'approvazione. In ogni caso, dicono fonti parlamentari, sul testo approvato dal Cdm non ci saranno ulteriori spazi di mediazione.

Possibile astensione dei ministri M5s Non è escluso che i ministri M5s scelgano la linea dell'astensione in Cdm, sul testo frutto della mediazione sulla riforma della giustizia. La trattativa con il Guardasigilli, Marta Cartabia, il premier Mario Draghi e i partiti della maggioranza non soddisfa i pentastellati, per questo motivo l'ipotesi dell'astensione è stata messa tra le possibilità.

Draghi punta a chiudere in Cdm L'obiettivo del presidente del Consiglio quello di chiudere la trattativa in Cdm per poi portare il documento veneidì in Aula alla Camera e arrivare quindi a una rapida approvazione, anche con la fiducia. La riunione è stata sospesa per poco più di due ore per consentire la partecipazione dei ministri al question time del Senato. La mediazione appare in salita.

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Bozza prescrizione: proroghe per mafia anche oltre 3 anni Il termine di improcedibilità in Appello può salire da 2 a 3 anni e in Cassazione da un anno a 18 mesi per i giudizi "particolarmente complessi". Ma ulteriori proroghe della stessa durata "possono essere disposte" per i delitti di terrorismo o evasione, per associazioni di tipo mafioso (art.416 bis), per scambio elettorale politico-mafioso (art.416 ter), per violenza sessuale, per le associazioni per spaccio di stupefacenti. Lo prevede la bozza di modifica al testo sulla prescrizione. Per impugnazioni entro il 31/12/2024 l'improcedibilità scatta dopo 3 anni in appello e 18 mesi in Cassazione (norma transitoria).

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