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Covid, a 76 anni attraversa a nuoto il Lago di Garda: "Così mi lascerò alle spalle il virus"

Camillo Carlucci, psichiatra trentino e bresciano d'adozione, si è tuffato da Malcesine, sulla sponda veronese, per coprire la prima delle 14 tappe. "Ho visto la morte in faccia, ora rinasco", dice a Tgcom24

Covid, a 76 anni attraversa a nuoto il Lago di Garda: "Così mi lascio il virus alle spalle"

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A 76 anni ha deciso di fare il giro del Lago di Garda a nuoto per lasciarsi alle spalle il Covid e "rinascere". Camillo Carlucci, psichiatra trentino e bresciano d'adozione, si è tuffato da Malcesine, sulla sponda veronese, per coprire la prima delle 14 tappe giornaliere del periplo che farà, per un totale di 140 chilometri, nuotando a dorso e stile libero. "Non è una competizione, una gara - spiega a Tgcom24. - Ad ogni bracciata guardo al futuro da persona viva e vitale, così come progettavo di fare durante la malattia".

Come si sente dopo la prima nuotata?
"Dico la verità, avrei voluto proseguire, ma poi mia figlia Charlotte, che è il mio preparatore atletico, e l'amico Mario, che mi segue in barca per darmi la rotta, mi hanno consigliato di fermarmi, perché ho bisogno di energie anche per domani e per le prossime due settimane. Certo, 40 anni fa ci avrei messo di meno, ma mi accontento delle quasi 5 ore di oggi necessarie per coprire i primi 10 chilometri".

Cosa è già riuscito a lasciarsi alle spalle dopo le prime bracciate?
"L'idea di questa impresa è nata in un momento molto brutto, perché ammalandomi di Covid ho visto la morte in faccia. Era il 20 marzo 2020 quando ero il numero 34 sotto il tendone degli Spedali civili di Brescia. Ho provato angoscia anche nel post ricovero: io psichiatra ero vittima del disturbo post-traumatico da stress. Non dovevo farlo diventare cronico e ho pensato che desiderare di compiere un'impresa alla mia età mi avrebbe fatto sentire vivo. Così, durante la quarantena, ho progettato questo periplo, allenandomi a casa, perché non volevo solo superare un trauma ma tornare diverso, un altro Camillo. E con le prime bracciate devo dire che ho potuto staccare dal mondo e dal lavoro".

Come si è preparato atleticamente?
"A casa e in palestra da mia figlia una volta guarito. Ma durante la malattia e in attesa di negativizzarmi facevo tanta ginnastica respiratoria. Sa, al liceo ero un campioncino di nuoto, avrei dovuto partecipare alle Olimpiadi del '64, ma ho dovuto ubbidire a mio padre e quindi rinunciare all'evento per conseguire la Maturità".

Che messaggio vuole lanciare con questa impresa?
"Non voglio solo far promozione al Lago di Garda, ma voglio far capire che è importante tornare a vivere e fare sport, dopo il Covid. E soprattutto mi rivolgo ai miei coetanei. Li aspetto, con tanti altri giovani e adulti, l'anno prossimo, per il periplo di gruppo che organizzerò. Non bisogna lasciarsi andare, come succede spesso nella terza età, quando molti stanno davanti alla tv e l'unico movimento che fanno è quello del pollice per cambiare canale".

Dalla gara virtuale in lockdown al ritorno alla realtà, i nuotatori in acque libere nel Lago Maggiore: "Insieme si può"

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Anche l'Italian Open Water Tour torna in acqua, dopo la gara virtuale, organizzata, la prima in Italia, in sostituzione delle tappe cancellate in periodo di lockdown per coronavirus. Il primo appuntamento dei nuotatori in acque libere (oltre 200 provenienti da tutta Italia) è stato a Maccagno, sul Lago Maggiore, in provincia di Varese. "Insieme si può", ha commentato Marcello Amirante, presidente della società Asd I Glaciali organizzatrice del circuito. "Ci abbiamo creduto durante la pandemia, - aggiunge, - abbiamo fatto le dirette social tutte le domeniche, abbiamo fatto la prima gara virtuale di nuoto d'Italia e, finalmente, ecco la prima grande gara Open Water, in un luogo, come la Lombardia, che ha pagato dazio al Covid in maniera importante".  Per la prima tappa del Challenge 2020 grande entusiasmo ed... "eroismo": atleti nell’area gara solo con mascherina e autocerficazione Covid, "sotto l’occhio vigile dello scrupolosissimo staff anch'esso tutto il giorno munito di mascherina nonostante gli oltre 35 gradi", sottolinea Amirante. Prossime tappe a Monate (30 agosto) e Noli (13 settembre), iscrizioni aperte

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