Orrore in una struttura socio-assistenziale per disabili psichici che ospitava nove persone a Serradifalco, nel Nisseno. Secondo un'indagine condotta dai carabinieri dei Nas si sarebbero verificate violenze sessuali, percosse, casi di malnutrizione, abbandono di incapaci e somministrazione abusiva di farmaci. Cinque ordinanze cautelari sono state emesse nei confronti dei titolari e dipendenti della struttura, che è stata sequestrata.
Tra i destinatari del provvedimento, uno è in carcere, due ai domiciliari e due interdetti dalla professione per un anno. Alcuni sono indagati anche per esercizio abusivo della professione di infermiere.
Nelle due strutture "incriminate", che sono state chiuse, erano ospitate nove persone, alcune delle quali malnutrite. Sequestrate anche quote societarie.
Botte, ingiurie e avanzi di cibo - Le indagini hanno permesso di scoprire numerosi casi di maltrattamento fisico nei confronti dei disabili mediante violente percosse, spesso utilizzando sedie o bastoni come oggetti contundenti, schiaffi e pugni. I pazienti erano vessati con ingiurie, abbandonati, malnutriti e alimentati solamente con riso o con pane raffermo, ammollato in acqua o nel latte e recuperato dagli scarti dei panifici del luogo. Emblematico è un episodio dove uno degli ospiti, cieco, è stato picchiato brutalmente dall'operatore perché "colpevole" di aver orinato al di fuori del water.
Orrore ripreso dalle telecamere - Raccapriccianti sono le immagini delle telecamere che riprendono l'operatore che conduce per mano il disabile non vedente, lo fa sedere e poi si accanisce sulla mano destra dello stesso applicando una leva sulle dita dell'anziano, facendolo inginocchiare. In tale contesto, le telecamere hanno anche svelato diversi casi di violenza sessuale, da parte di uno solo degli indagati, nei confronti di un'anziana ospite non in grado di autodeterminarsi.