Una lotta per un ambiente più sano e vivibile che va avanti da cinquant'anni. E' quella ingaggiata dall'Ue agli albori degli anni Settanta, in un processo lungo e travagliato che ha conosciuto traguardi importanti e rilanci sempre più ambiziosi, sino ad arrivare al primo ventennio del nuovo secolo. Quello in cui un'asticella sempre più alta è stata declinata sulle note di una parola chiave: "Green Deal". Di seguito una sintesi delle tappe più salienti di questo lungo e appassionante viaggio. Destinazione: un ecosistema sano e vivibile.
I Paesi europei hanno cominciato a muoversi negli anni Settanta per ridurre l’inquinamento ambientale e per promuovere la consapevolezza ecologica. Vediamo insieme una cronistoria riassuntiva delle principali azioni succedutesi fino ad oggi:
1973 - La Commissione europea introdusse il primo programma d’azione per l’ambiente;
1987 - L’Atto unico europeo fece della tutela della salute, delle risorse naturali e dell’ambiente un obiettivo dell’Ue;
1990 - Fu istituita l’Agenzia europea dell’ambiente, deputata a monitorare i progressi dell’azione per l’ambiente e a informare i cittadini;
1993 - Le questioni ambientali entrarono nell’ambito della politica Ue con il trattato di Maastricht che rafforzò il ruolo del Parlamento europeo nello sviluppo di una politica ambientale;
1999 - Fu l'anno del Trattato di Amsterdam che faceva dello sviluppo sostenibile un obiettivo fondamentale, rendendo obbligatorio l’inserimento della protezione dell’ambiente in tutte le politiche Ue;
2001- In seguito alla discrepanza e alla non uniformità nelle politiche ambientali di ciascun Paese Ue, il Parlamento adottò norme minime per le ispezioni ambientali, indicando pene per i reati gravi come le emissioni illegali, il traffico di specie selvatiche e l’affondamento dei rifiuti;
2015 - E’ l’anno della firma e dell’approvazione da parte del Parlamento europeo dell’Accordo di Parigi. L’obiettivo era quello di contenere il riscaldamento globale al di sotto dei 2° C per limitare gli effetti del cambiamento climatico.
2019- Il Parlamento Ue assunse una posizione storica e l’Europa diventò il primo continente al mondo a dichiarare uno stato di emergenza ambientale e climatica. Fu dunque la volta della Commissione Ue che presentò il Green Deal, ambiziosa tabella di marcia verso un’Europa a impatto climatico zero.
2020 - L’Ue propose una legge europea sul clima che decretò l’obiettivo di ridurre i gas serra del 55% entro il 2030 e di raggiungere la neutralità carbonica entro il 2050.
2021-2030 - Al centro dell'ottavo programma di azione per l’ambiente vi sarà l’accelerazione della transizione alla neutralità climatica, a energie pulite e a un’economia circolare.