Lillo al Giffoni Film Festival: "Bullizzato da piccolo, mi sono difeso con lo humour"
Il comico ha raccontato ai ragazzi di come la risata lo ha salvato
Lillo ospite del Giffoni Film Festival
La risata ora è la sua professione, ma in passato è stata una vera e proprio arma di difesa per Lillo (al secolo Pasquale Petrolo). Durante un incontro con i ragazzi al Giffoni Film Festival, il comico ha infatti raccontato: "Io da bambino ero un pochino bullizzato perché ero timido e pesavo come adesso. Ho iniziato a sviluppare altre qualità per farmi accettare".
"Spesso nella vita mi capita di essere triste o depresso ma combatto sempre questi stati d'animo con l'ironia e l'autoironia", ha continuato. "Ho sempre sostenuto di fare un mestiere fortunato e delle volte non gli do tutta questa importanza. Invece hai forse anche una certa utilità sociale e questo ti fa sentire bene".
In coppia con Greg da anni porta avanti un tipo di comicità surreale, in cinema, in tv e a teatro. Un filone che sta conquistando anche le nuove leve. "Ho visto che recentemente i giovani si avvicinano a questa comicità", ha ammesso. "Bisogna puntare sui giovani, io che nel mio lavoro ho a che fare con i ragazzi, vedo menti brillanti".
L'attore è reduce dal suo secondo film firmato anche come regista, con Greg e Eros Puglielli, "Gli idoli delle donne". E' inoltre interprete de "Il Mostro della cripta" di Daniele Misischia che debutterà al Festival di Locarno e la commedia "Una famiglia mostruosa" di Volfango De Biasi.
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