Un poʼ wagon un poʼ Suv

Citroen C5X, destinazione segmento D

Con C5X torna la “grandeur” Citroen e, come le capita spesso, i codici di stile vengono stravolti

Bentornata Citroen nel segmento D! Quello delle auto di dimensioni importanti, delle ammiraglie per intenderci; quello che di sicuro si confà di più alla Casa francese. Una lunghissima tradizione, che annovera leggende come la Traction Avant del 1934 e la mitica DS nel dopoguerra. La inedita C5X ripropone quel misto di audacia stilistica e tecnologica che da sempre caratterizza le ammiraglie con i “Double Chevron”.

Commercializzata entro fine anno, Citroen C5X è un’auto indubbiamente alternativa alle solite. Nasce sulla piattaforma dell’alleanza, che ha già dato alla luce la Peugeot 508 e la nuovissima DS9, ma ora sapientemente interpreta su una carrozzeria che risulta quale fusione perfetta tra una station wagon e un Suv. Diamo uno sguardo alle dimensioni: 4.805 mm di lunghezza, 1.865 mm di larghezza e 1.485 di altezza, con un corposo passo di 2.785 mm; il bagagliaio, servito da un portellone dotato di sistema “hand free” (si passa il piedino sotto al paraurti e si apre), va dai 545 ai 1.640 litri, abbattendo i sedili posteriori.

Il look diverso dal solito si concretizza in un lungo muso, con il tetto che arriva quasi a fine corsa integro e poi degrada rapidamente, le linee sinuose e tese, con una firma luminosa a “V”, sia sull’anteriore, che sul posteriore, con fari a Led. Diciamolo subito: abbiamo visto l’auto, siamo saliti a bordo, ma le notizie circa allestimenti, motori e prezzi sono pochine. Si sa di certo che la gamma motori sarà composta solo da unità benzina e, almeno per il momento, nessuna elettrica, ma una ibrida plug-in (questa probabilmente da 225 CV), con un’autonomia in solo elettrico di 50 km e 135 km/h di velocità massima.

Lʼobiettivo Citroen è di fare della C5X la “viaggiatrice” perfetta, in grado di offrire il rinomato “Comfort alla francese”. L’auto, infatti, già monta i sedili realizzati con schiume a densità differenziata, in grado di creare una seduta avvolgente. In più, tutta la struttura è stata sottoposta a una curetta fonoassorbente, massimizzata dalla modalità “E” che annulla il rumore. Le sospensioni, poi, sono l’evoluzione di quelle denominate “Advanced Confort”, che montano degli smorzatori inerziali, in grado di attenuare le botte da fondo corsa. In questo caso, il tutto diventa “Active Citroen Advanced comfort”, capace di gestire l’entità dell’ammortizzazione e dello smorzamento in automatico.

Quanto a guida autonoma, ovviamente, siamo in pieno livello II e, oltre all’Highway Driver Assist, c’è anche un “Rear Cross Traffic Allert”, capace di intercettare ostacoli e mezzi, mentre un sistema di telecamere offre la visione a 360 gradi. Gli interni sono futuribili ed eleganti, con impunture sui sedili che riproducono gli chevron, simbolo di casa. Uno schermo touch da 12 pollici con funzione scrolling (si controlla esattamente come lo schermo di uno smartphone), troneggia al centro della consolle. C’è l’assistente vocale e le informazioni più importanti sono proiettate sul parabrezza da un sistema head-up ad altezza occhi, in 3D e a colori, per evitare distrazioni alla guida.

Nello speciale motori anche la Citroen C5X