OSPITE A POPULAR

Viola Nocenzi presenta la versione in vinile del suo album “Viola”

Il successo del recente "Record Store Day", ha consolidato la posizione del disco nel “mercato” internazionale, ma soprattutto nel cuore di chi non riesce a rinunciare al piacere dell'ascolto del tradizionale disco nero

© Ufficio stampa

Quella del vinile è una "febbre" che non ha "contagiato" solo il pubblico, ma anche gli artisti, che sembrano credere sempre più ad un formato duro a morire. Tra i cantanti e musicisti che hanno optato per il vinile, non vi sono solo artisti della "vecchia guardia", ma anche quelli delle generazioni più giovani. È il caso di Viola Nocenzi, artista di grande sensibilità, approdata al successo dopo un percorso lungo, ma certamente formativo. La cantante, pianista, autrice e didatta, ha pubblicato in vinile il suo album "Viola". Con vero entusiasmo Viola, ospite a "Popular", ci parla della pubblicazione.

Il disco, dice Viola, è in una tiratura limitata di mille copie andate rapidamente esaurite. Il vinile è colorato, viola appunto, con l'essenza di profumo di violetta provenzale, spruzzata direttamente sulle foto nel booklet interno del disco, con ogni singola copia firmata da me. Non so se successivamente saranno stampate altre copie, ma al momento anche dal Giappone c'erano delle richieste del disco, che non abbiamo potuto soddisfare 
 
Credi molto nel vinile...
Ci credo molto, perché mi sono formata come sai con la musica degli anni settanta, sono a mia volta una collezionista, ho lavorato con mio zio Gianni per arrivare alle frequenze acustiche che lui voleva incidere,  dando vita ad un lavoro con suoni più fedeli possibile, sono entusiasta di avere scelto il formato analogico.
 

Vedere il tuo album sugli scaffali dei negozi vicino ad altri "big" della musica, quali sensazioni ti ha dato?
Indubbiamente una grande emozione, non mi aspettavo un successo del genere. Devo anche ringraziare mio zio Gianni che in qualità di produttore ha, fin dall'inizio pensato di realizzare “Viola”, sia per l’analogico che per il digitale. Il suo apporto in qualità di musicista e di sound designer è stato importantissimo.
 
La voce “guadagna" in qualità con l'analogico...
La voce nella dimensione analogica è tridimensionale più vicina al vero. Oltre alla voce anche gli strumenti danno un suono più caldo, quindi reale.