Si sono dati appuntamento sui social e si sono riversati nelle piazze di oltre 80 città italiane, da Nord a Sud, per protestare contro le decisioni del governo sul Green pass e fermare la "dittatura sanitaria''. Tensione con la polizia a Roma. A Milano e Napoli insulti al premier Draghi, slogan contro Big Pharma e multinazionali. Appuntate sul petto di alcuni manifestanti stelle di David con la scritta "non vaccinati ebrei".
I numeri delle adesioni città per città Tremila persone a Roma, dove ci sono stati disordini, cinquemila a Torino, cinquecento ad Aosta, mille ad Alessandria e Bologna, duemila a Cagliari, duecento a Saluzzo, altre migliaia a Milano e poi ancora a Genova, Lecce, Cremona, Messina e in altre località da un capo all'altro della Penisola hanno aderito alla mobilitazione lanciata attraverso un tam-tam su social e canali Telegram contro quella che senza mezzi termini è stata definita "dittatura" con tanto di paragoni al nazismo.
Foto di Mario Draghi con i baffetti alla Hitler Foto di Mario Draghi con i baffetti alla Hitler esibite a Milano e Torino, dove l'urlo che ha raccolto i maggiori consensi è stato "Norimberga Norimberga" con evidente riferimento ai processi ai gerarchi dopo la fine della Seconda guerra mondiale. Poi stelle di David con la scritta "non vaccinati ebrei" e cartelli con le svastiche.
Per i ristoratori il Green pass è un danno per l'economia In tutta Italia tra la folla pensionati, artigiani, lavoratori dipendenti. Anche alcuni ristoratori preoccupati per le ricadute economiche per l'obbligo del Green pass che scatterà il 6 agosto: "Non sono contro il vaccino, ma il Green pass è un danno per l'economia. In molti rischiamo di fallire", ha detto il proprietario di un locale che manifestava a Roma.
In piazza anche Forza Nuova e CasaPound Una galassia composita quella dei "no Green pass" che incita alla disobbedienza e a "non scaricare il certificato verde", che "si batte per la libertà, una galassia alla quale si sono mescolati militanti di CasaPound e Forza Nuova, il cui leader romano, Giuliano Castellino, ha sottolineato di essere sceso in piazza anche se in teoria non avrebbe dovuto, visto che si trova sotto sorveglianza speciale. "Ma dovevo esserci", ha chiosato.
Momenti di tensione in piazza del Popolo a Roma E proprio a Roma si sono vissuti attimi di tensione sfociati in disordini a piazza del Popolo con le forze dell'ordine intervenute anche con i mezzi blindati per disperdere i manifestanti che volevano partire in corteo verso via del Corso. La tensione è rientrata ma un gruppo si è comunque staccato improvvisando un corteo.
A Pescara attaccati militanti di Forza Italia A Torino sono stati notati degli attivisti dei centri sociali arrivati alla chetichella, e su Telegram qualcuno ha detto di avere notato una bandiera anarchica a Firenze. Non sono mancate le contestazioni ai giornalisti. La parola d'ordine era di ignorarli ma a Milano è volato qualche spintone. E a Pescara alcuni militanti di Forza Italia che stavano raccogliendo firme per il referendum sulla giustizia sono stati aggrediti.
A Genova insulti contro i giornalisti A Genova alcuni manifestanti hanno ripetutamente insultato i giornalisti che si erano recati sul posto per documentare quanto stava succedendo. L'Ordine dei giornalisti della Liguria e l'Associazione Ligure dei Giornalisti hanno condannato "severamente le manifestazioni intimidatorie".
Anche Giorgia Meloni si è dimostrata contraria alle nuove disposizioni dell'esecutivo e su Facebook ha commentato le dichiarazioni del premier Draghi definendole "parole di terrore che non tengono conto dei numeri delle terapie intensive". La leader di Fratelli d'Italia ha aggiunto: "Da un anno e mezzo pagano sempre gli stessi: bar, ristoranti, discoteche. Mentre a beneficiarne sono i soliti noti. Sembra che a Palazzo Chigi il problema non sia il virus, ma le attività".
Un'ulteriore mobilitazione ci sarà mercoledì 28 ad opera del "Comitato Libera scelta" che si riunirà sotto lo slogan "Chi tace acconsente! Se sei contrario al Green pass, è il momento di dimostrarlo". Secondo l'AdnKronos, la protesta vedrà la partecipazione di esponenti della Lega come Borghi, Siri, Bagnai e Pillon, insieme a Vittorio Sgarbi e Gianluigi Paragone.
Mobilitazioni anche in Francia e Australia Raduni e cortei si sono inseriti nel solco di una mobilitazione internazionale, animata da collettivi chiamati World Wide Demonstration e World wide rally for freedom, che ha visto scendere in piazza gente in diversi Paesi del mondo come la Francia, dove a Parigi ci sono stati scontri tra dimostranti e polizia, e l'Australia, anche qui teatro di disordini e arresti.