NUOVO SINGOLO

Lorenzo Fragola: "Con 'Solero' e i Kolors esprimo la mia anima più spensierata"

In attesa di tornare con un suo nuovo album di inediti il cantautore è tra i protagonisti di questa estate. Tgcom24 lo ha sentito

di Massimo Longoni

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Lorenzo Fragola e The Kolors, un'accoppiata inedita per un salto nel sound degli anni 80. E' "Solero", brano scritto da Fragola proprio per la band di Stash e poi interpretato insieme, in attesa di pubblicare un nuovo album di inediti. "E' un brano nato durante il lockdown - spiega a Tgcom24 -. La gente non mi associa a brani estivi e leggeri, ma in questi metto una dose di spensieratezza che non ho nella vita di tutti i giorni". 

Come è nata l'idea di fare un pezzo insieme ai The Kolors?

Brano e collaborazione sono nati insieme. L'ho scritto durante il primo lockdown. Durante una sessione via Zoom con il produttore Zef, mi ha mandato questa base e ho subito pensato a brano per i The Kolors, per il quale io sarei dovuto apparire solo come autore. Poi è passata l’estate e quando ho parlato con la Sony rispetto ai miei brani mi hanno proposto di uscire con il pezzo insieme a loro.  

Il tuo ultimo album, "Bengala", risale a tre anni fa, eppure da "L'esercito del selfie" a "Margarita" scritta per Elodie, sei stato attivo come autore. Come mai questo passo indietro?

Innanzitutto ho sempre voluto pubblicare cose nuove solo quando le reputavo pronte e non tanto per essere presente. Ormai ho alle spalle quasi sette anni di carriera nei quali ho fatto tre album e un ep, non una produzione fittissima. Questo perché non ho mai avuto ansia da presenza. Per esempio non ho mai fatto un repack, per quanto mi riguarda è come raccontare la stessa cosa due volte. Ho invece avuto la possibilità di scrivere per altri, e questo mi ha fatto capire che spesso tengo dei pezzi nel cassetto che su di me non li sento poi su altri prendono un’altra forma, come il caso di "Margarita", che era lì pronta da tre anni ma non mi convinceva.

E adesso hai in programma un nuovo lavoro di inediti?

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Ho scritto tanto ma non ho ancora avuto il tempo per produrre. Di sicuro ora che ho pubblicato questo brano si rimettono in circolo delle energie positive. Mi serviva toccare con mano cosa significa pubblicare. 

Questa tua filosofia di non voler accelerare i tempi ti ha penalizzato?

Non posso ragionare in termini di efficacia delle mie scelte ma in ottica di essere coerente con il lavoro che amo. So che è una scelta rischiosa che mi penalizza e ogni volta mi tocca ricominciare da capo. Ho iniziato a 19 anni in un talent avendo scritto solo un brano. Ho sempre detto che i primi anni mi sarebbero serviti per imparare. Ora tutto quello che verrà sarà frutto del lavoro e dell’amore per le cose che faccio. E non le strategie, l’essere presente. Preferisco fare le cose perché ci credo, perché mi va di farle. Ci sono persone che fanno cose molto belle e non hanno visibilità, perché io dovrei esserci con qualcosa che non sia all'altezza?

Hai avuto pressioni per accelerare la tua produzione?

Non posso negarlo. Anche perché la prima di tutte è quella economica. L’ultimo concerto è del 2018. Non pubblicare cose è una scelta coraggiosa a livello economico. Anche per le persone con cui lavoro, fare una scelta di questo tipo comporta dover dire no a tante persone e in un ambiente come quello della musica alla lunga pesa. Spesso non si capisce che non è un capriccio ma il voler essere onesto con l’opportunità che mi è stata data di fare musica. 

Hai detto di aver scritto tanto in questo periodo. I brani che sono nati proseguono nella linea di quelli di "Bengala" o hai preso nuove direzioni musicali?

"Bengala" parlava proprio di dover crescere. Quando capisci che devi farlo fai fatica ad allontanarti da quello che conosci per avventurarti in una terra sconosciuta. Il viaggio arriva a una meta e ti rendi conto che devi cambiare. Durante il lockdown ci sono stati alti e bassi e picchi di emotività forti. "Solero" è un up, nasce dalla voglia di avere relazioni sociali, toccarsi. Poi ci sono altri pezzi più intimi, che fanno i conti con le priorità della vita. Credo che l’album andrà in una direzione più di serenità rispetto a "Bengala", ci sarà meno ansia da prestazione. E’ un disco nel quale voglio mettere l’anima. E non ci saranno featuring tattici o fatti a tavolini. Ci saranno canzoni a cui tengo e che spero possano piacere.

Come in altre situazioni quando hai scritto per altri con questo brano hai mostrato una vena leggera che di solito non viene associata a te. Come mai?

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Mi sono confrontato quasi per caso con l’hashtag #fuoriceilsole. Non pensavo fosse una veste nella quale sentirmi a mio agio. E invece è così, forse è un pezzo di sicilianità che esce, di chi è nato e vissuto vicino al mare. Un sentimento latino e mediterraneo, c’è una dose di spensieratezza che non ho nella vita di tutti i giorni ed emerge in questo contesto.