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Alan Garosi: "Alla base della crescita professionale c'è sempre lo studio e l'ascolto dei professionisti che lavorano nella sfera aziendale"

Il direttore marketing del gruppo Fulgar, che possiede il brand Pompea, racconta a Tgcom24 la sua esperienza nell'azienda e l'attenzione alle tematiche ambientali e sociali

© Ufficio stampa

"Siamo un punto di riferimento per l'intimo degli italiani: nonostante un'assenza comunicativa nell'ultimo triennio, il nostro motto e il jingle rimane vivo nella mente degli italiani". Parola di Alan Garosi, head of marketing del gruppo Fulgar, proprietario di Pompea. Intervistato da Tgcom24, ha raccontato i segreti del suo successo e gettato le basi per i successi futuri: "La sostenibilità a 360° è imprescindibile per un'azienda vocata al progresso". 

Com'è arrivato a ricoprire l'incarico attuale?

Sono laureato in Economia Aziendale presso l’Università Luigi Bocconi di Milano dove ho conseguito un master in General Management. Dopo aver concluso gli studi nel 2010 ho trascorso un periodo all’estero, lavorando a New York presso la Camera di Commercio italo-americana. Dal 2010 ho ricoperto il ruolo di marketing manager presso Fulgar, società Italiana specializzata nella produzione di filati di poliammide, sono sempre stato attento ad accrescere le mie conoscenze e nel 2012 ho conseguito un master in tecnologie e processi tessili presso l’Università degli studi di Bergamo. Nel 2020 il Gruppo Fulgar ha acquisito il brand Pompea e da febbraio 2020 sono diventato il direttore Marketing dell’intero gruppo. Oggi mi sto occupo del rilancio nel mercato italiano di Pompea in prossima presentazione da Settembre 2021.

Qual è il punto di forza della società?

La società è sempre stata un punto di riferimento per l’intimo femminile e maschile degli italiani, un riconoscimento che si mantiene tutt’oggi. Nonostante sia stata assente a livello comunicativo nell’ultimo triennio, il famoso motto e jingle rimane vivo nella mente degli italiani. I prodotti offerti da Pompea rappresentano da sempre il sinonimo di comfort, punto chiave sul quale si svilupperà tutta il rilancio del brand con un nuovo look, ma mantenendo sempre il carattere di vita e persone reali che il brand Pompea veste da sempre.

Quali novità avete introdotto?

Le novità che abbiamo introdotto sono numerose, da intimo e calzetteria realizzati con materiali riciclati e certificati completamente tracciabili in tutte le fasi della loro vita a prodotti dalle taglie adattabili con fibre speciali che offrono una vestibilità unica, come una vera e propria seconda pelle, dando vita ad un intimo “inclusivo”.

Quale consiglio dà a chi vuole intraprendere una carriera nel suo settore?

Il settore del tessile abbigliamento è un molto stimolante ma al contempo richiedere uno studio della materia. Per promuovere un prodotto è necessario capire come e dove è fatto, quali sono le potenzialità e i suoi limiti. Il mio consiglio per costruire un percorso aziendale è quello di ascoltare e far tesoro delle conoscenze che derivano da collaboratori, fornitori, agenzie e tutti i professionisti che entrano nella sfera aziendale.

In che modo risponde alla concorrenza del mercato?

La nostra società ha deciso di rispondere alla concorrenza ponendo il comfort e la sostenibilità come asset fondamentale dell’intera offerta Pompea: solo attraverso prodotti di eccellenza con un messaggio chiaro è possibile conquistare il cuore dei consumatori.

Il suo settore com'è stato toccato dall'emergenza Covid?

Pompea è una società internazionale e multicanale, ma il Covid ha inciso molto sull’utilizzo dei nostri prodotti. Le occasioni di uscita sono diminuite e alcune categorie di prodotti presenti nella nostra offerta ne hanno risentito. Altre ne hanno beneficiato, ma non hanno compensato la situazione congiunturale del mercato a livello globale.

Come trascorre il suo tempo libero?

Mi piace molto informarmi sulle attività del tessile e sulle innovazioni realizzate da società dell’abbigliamento molto distanti dalla nostra. Quando ho la possibilità il viaggio per me rappresenta uno stimolo mentale e la scoperta di posti nuovi mi stimola privatamente e professionalmente.

Che rapporto ha con successi e fallimenti?

Tendo a condividerli entrambi: lo scopo finale è sempre capire quali e dove sono gli spazi di miglioramento.

Una bella soddisfazione che vuole ricordare?

L’inizio in Pompea di un percorso attento alle tematiche della sostenibilità a 360°, instaurando collaborazione dentro e fuori all’azienda e accrescendone la cultura su tematiche che sono imprescindibili per un brand vocato al progresso.