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Jo Squillo: Fendi Baguette

La moda e' un linguaggio meraviglioso, perché nel suo continuo divenire, crea mondi e poi li rivoluziona... Erano gli anni '90, e sulle passerelle, come sui red carpet, imperversava lo stile minimal. Kate Moss regnava quasi incontrastata e la moda rinunciava a paillettes, rouches e stampe, abbracciando invece seta, pelle e nylon.

Roma, 1997. A capo della Maison Fendi c'é Karl Lagerfeld, coadiuvato da una giovane Silvia Venturini, alla direzione degli accessori, e da un gruppo di giovani creativi del calibro di Maria Grazia Chiuri e Pierpaolo Piccioli....
Il board della Maison le chiese di creare una borsa che rappresentasse appieno non solo il DNA della Maison, ma anche lo stile minimalista del periodo...
Ma la creatività, e' per forza di cose rivoluzionaria, ed ecco allora la risposta, ironica e iconica come non mai.
Nasce la “Baguette”, una borsa minimal nel design, con le sue linee cosi' pulite, e maximal nei dettagli.

È la prima borsa a cambiare “vestito” ogni stagione, e infatti ce ne sono più di 1000 versioni, da quelle più eccentriche a quelle più “soft”. Da quelle ultra lusso in pelliccia, a quelle, vistosissime, in paillettes, come quella sfoggiata da Carrie in “Sex and the City”, e che è ancora nell'armadio di Sarah Jessica Parker.
E poi ci sono le versioni in tela, con l’iconico motivo zucca, quello super logato, in pelli laserate o dipinte o ancora ricamate, in rafia e in tessuti ricercati e tecniche innovative, imbottite, in vernice... E che dire dei colori? Spaziano letteralmente in tutto l'arcobaleno.
E come non citare la versione del 2007, creata per il decimo anniversario della borsa? Un modello completamente in tela bianca, corredato pero' da un set di pennarelli Pantone, per personalizzarla veramente sul serio!
O ancora, nel 2010 è stata creata la Baguette “Mezzo Punto” corredata da un set di ago e filo per potersi ricamare da sole, la propria borsa dei sogni.
Insomma, sono infinite le variazioni sul tema, che creano un vero e proprio universo Baguette, dove l'unicità é la vera protagonista.
Piccola, maneggevole, capiente al punto giusto, la Baguette sfilò per la prima volta sulla passerella della collezione autunno/inverno 1997/98 e in pochissimo tempo diventò un fenomeno planetario.
Il suo nome fa l'occhilino ai francesi, e soprattutto al loro iconico pane che, proprio come questa borsa, si porta sotto il braccio.

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