Voghera (Pavia), sparo dopo una lite: un uomo muore in ospedale | Arrestato l'assessore alla sicurezza del comune
La vittima, Youns El Boussetaoui, è un uomo di origine marocchina. Il colpo sarebbe partito involontariamente, secondo gli inquirenti dopo che uno spintone ha fatto cadere per terra Adriatici
Un 39enne marocchino, Youns El Boussetaoui, è morto nella notte all'ospedale di Voghera (Pavia) dopo essere stato ferito da un colpo di pistola esploso dalla pistola dell'assessore alla sicurezza del comune di Voghera, Massimo Adriatici, con cui aveva avuto una lite. Il ferito era stato trasportato al pronto soccorso: poi le sue condizioni si sono aggravate sino al decesso. Adriatici è stato arrestato dai carabinieri e posto ai domiciliari.
Adriatici è stato arrestato per omicidio doloso e l'iscrizione nel fascicolo aperto dall'autorità giudiziaria è per "eccesso colposo in legittima difesa". Il sindaco di Voghera, Paola Garlaschelli, che dall'ottobre scorso guida il Comune, ha annunciato che Adriatici si è "autosospeso" dalla giunta.
Spari a Voghera: morto extracomunitario, arrestato un assessore
La ricostruzione - Uno spintone, durante la lite con la vittima davanti a un bar in piazza Meardi, avrebbe fatto cadere per terra Adriatici e in quel mentre sarebbe partito un colpo, uno solo, ma fatale, che avrebbe colpito il 39enne vicino al cuore. Ai carabinieri di Pavia, l'assessore ha raccontato di aver sparato involontariamente, che il colpo sarebbe partito dalla sua arma, regolarmente detenuta, accidentalmente. Secondo il racconto di alcuni clienti, inoltre, il marocchino avrebbe lanciato una bottiglia contro l'assessore, ma la circostanza non ha trovato conferma dalle indagini. L'uomo potrebbe averla lanciata, però, nella fasi precedenti quando, come era già successo in passato, stava infastidendo delle persone davanti al bar. E' stato confermato che il marocchino non aveva alcuna arma con sé.
In un'intervista affermava: uso delle armi "extrema ratio" - Massimo Adriatici, originario di Voghera, è assessore alla Sicurezza del Comune oltrepadano da ottobre del 2020. Eletto nelle file della Lega, è titolare di uno studio di avvocatura molto noto. Dal suo profilo Facebook, risulta "docente di diritto penale e procedura penale presso Scuola allievi agenti Polizia di Stato Alessandria" ed "ex docente dell'Università del Piemonte Orientale".
In un'intervista alla Provincia Pavese del 29 marzo 2018 affermava che "l'uso di un'arma deve essere giustificato da un pericolo reale, per la persona che la usa, per le sue proprietà o quelle altrui. Ma questo non significa farsi giustizia da soli. Ovvero, la legittima difesa si configura se sparo per evitare che qualcuno spari a me, o non ci sono altro mezzi per metterlo in fuga ed evitare che rubi. Sparare deve essere l'extrema ratio, l'ultima possibilità da mettere in atto se non ne esistono altre".
Legittima difesa, ecco che cosa dice la legge
SU TGCOM24