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Cina, devastanti inondazioni nella provincia di Henan: almeno 25 morti

Già sfollate 160mila persone. Nel centro del Paese a rischio crollo una diga. Interviene anche Xi: "Siamo in una fase critica, conseguenze estremamente gravi"

Diga a rischio crollo dopo alluvione: una breccia fa tremare 7 milioni di persone

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L'esercito cinese ha avvertito che una diga nel centro del Paese "potrebbe crollare in ogni momento", in aggiunta alle due collassate nella Mongolia Interna pochi giorni fa senza causare gravi danni, dopo essere stata danneggiata da tempeste torrenziali che hanno ucciso almeno tre persone. L'unità regionale dell'Esercito popolare di liberazione (Pla) ha spiegato che una breccia di 20 metri si è formata nella diga Yihetan a Luoyang, città di circa sette milioni di persone sempre nell'Henan, con il rischio "di crollo in qualsiasi momento".   

Gravi inondazioni hanno colpito la provincia centrale cinese di Henan nelle ultime ore. Strade e stazioni della metropolitana sono state sommerse a causa delle forti piogge degli ultimi giorni. In una vasta area della provincia le autorità hanno registrato 40 cm di pioggia. A Zhengzhou, l'intero sistema metropolitano della città è stato costretto a chiudere per allagamenti. Decisione arrivata dopo la notizia di 12 morti per annegamento nella metro. In totale i morti sono 25 e 7 i dispersi.
 

A Zhengzhou 12 morti in metropolitana - Almeno dodici persone sono morte nell'inondazione della metropolitana della città di Zhengzhou, nella Cina centrale. Lo hanno reso noto le autorità locali, dopo la pubblicazione online di immagini di passeggeri sommersi dall'acqua. La città "ha sperimentato una serie di rari e violenti temporali che hanno causato l'accumulo di acqua nella metropolitana di Zhengzhou", hanno detto i funzionari della capitale della provincia di Henan in un messaggio pubblicato sul social network Weibo.

Sfollate almeno 160mila persone - Le autorità hanno portato l'allerta al livello 1, il più alto, per l'Henan a causa del rischio di nuove inondazioni con la pioggia battente che continua a sferzare la provincia e che dovrebbe continuare fino alla mezzanotte, mentre circa 160mila persone sono evacuate e portate in luoghi considerati più sicuri.

Caduti fino a 40 centimetri di acqua - Le piogge hanno riversato finora livelli mai registrati pari a 449 mm di acqua a Zhengzhou, dalle 18:00 di domenica fino alla mezzanotte di martedì, causando il blocco di oltre 160 treni con pesanti conseguenze per il trasporto locale. Il ministero della Gestione delle emergenze ha inviato un gruppo di lavoro nelle aree colpite dell'Henan per aiutare le autorità locali nelle operazioni di soccorso in caso di catastrofe.

Paura per una diga: è a rischio crollo - L'esercito cinese ha avvertito che una diga nel centro del Paese "potrebbe crollare in ogni momento", in aggiunta alle due collassate nella Mongolia Interna pochi giorni fa senza causare gravi danni, dopo essere stata danneggiata da tempeste torrenziali che hanno ucciso almeno tre persone. Martedì sera, l'unita' regionale dell'Esercito popolare di liberazione (Pla) ha spiegato che una breccia di 20 metri si è formata nella diga Yihetan a Luoyang, città di circa sette milioni di persone sempre nell'Henan, con il rischio "di crollo in qualsiasi momento". Il Central theatre command della Pla ha dichiarato di aver inviato soldati per effettuare una risposta di emergenza, tra cui esplosioni e deviazioni delle inondazioni.

Diga a rischio crollo dopo alluvione: una breccia fa tremare 7 milioni di persone

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Xi: "Inondazioni nel Paese estremamente gravi" - Il presidente cinese Xi Jinping ha definito "estremamente gravi" le inondazioni mortali abbattutesi sul Paese, chiedendo alle autorità a tutti i livelli di dare la massima priorità alla sicurezza della vita delle persone, nonché ai loro beni, e di attuare "con attenzione e rigore le misure di prevenzione delle inondazioni e di soccorso in caso di calamità". Nelle istruzioni date, Xi, dopo le ultime vittime registrate nell'Henan, ha affermato che "la situazione del controllo delle inondazioni è estremamente grave" e che gli eventi erano in una "fase critica", nel resoconto dei media ufficiali.

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