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Triangoli estivi: quanto si soffre per i tradimenti vacanzieri!

Abbiamo fatto vacanze separate e ora i nodi vengono al pettine: quando perdonare o essere intransigenti

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Sarà il calore del sole e la frizzantezza dell’aria di mare; saranno i centimetri di pelle scoperta dagli abiti di stagione e i corpi distesi al sole: qualunque sia la causa, d’estate i freni inibitori vanno in corto circuito e, se non siamo in vacanza in compagnia del nostro o della nostra partner, il rischio tradimento cresce in modo esponenziale. Quando ci si ritrova alla fine delle vacanze, il nostro lui (o lei) ci fa venire subito il sospetto che c’è qualcosa che non va. A volte si tratta di segnali quasi impercettibili, altre volte lui (o lei) non è così bravo nel coprire i segnali: fatto sta che il sospetto o la certezza che la nostra storia sia diventata un triangolo non ci dà tregua. Che fare?

SIAMO CERTI DI VOLER SAPERE? –  A volte si dice che l’incertezza è il peggior nemico, almeno finché la realtà non ce la fa rimpiangere amaramente. Se il nostro rapporto è solido, se è la prima volta che ci troviamo a fronteggiare una preoccupazione di questo genere e siamo ragionevolmente certi che si tratti di una scappatella, allora forse è meglio cercare di non sapere troppo. Se non abbiamo indizi che la storia sia ancora in corso, ad esempio non arrivano messaggini e telefonate sospette, il suo comportamento nei nostri confronti non è cambiato, e anzi lui/lei si mostra particolarmente premuroso nei nostri confronti tanto da farci supporre che abbia qualcosa da farsi perdonare, allora è meglio non indagare troppo. Tutto cambia, naturalmente, se sui social network compaiono foto compromettenti con “amiche” (o amici) in attingimenti troppo confidenziali o provocanti, se ci arrivano “soffiate” da conoscenti comuni, e se ci sono momenti di silenzio imbarazzato o sospetti di bugie. A questo punto vale la pena chiedere una spiegazione. 

NON LASCIAMOLO CONFESSARE – Spesso un compagno fedifrago non regge al senso di colpa e ha l’irrefrenabile necessità di alleggerirsi la coscienza. In questo caso, meglio non concedergli la soddisfazione e non permettergli di “confessare”. Questo vale anche a costo di evitare gli incontri a due: neghiamoci al telefono, blocchiamo temporaneamente il suo contatto su WhatsApp, incontriamolo sono in compagnia di altre persone e in luoghi pubblici, in cui certi discorsi non si possono fare. Per quello che vale, è pur sempre una piccola vendetta. Se però la frattura è grave ed è preludio a una rottura, allora tanto vale non tirarla per le lunghe. 

UN ESAME DI COSCIENZA – Se lui/lei ha ceduto al desiderio di trovare altra compagnia, significa che qualcosa nel rapporto non funziona. Un bell’esame di coscienza è inevitabile, anche perché in questi casi è difficile non chiedersi il perché di tanto dispiacere. E se riconosciamo di avere avuto qualche mancanza nei suoi confronti, può essere una buona idea affrontare, con tutta la calma possibile, un chiarimento nel quale chiarire tanti malintesi e sancire una nuova fase del rapporto.  

COME REAGISCE IL NOSTRO ORGANISMO– Un dispiacere grande come la scoperta di un tradimento scatena una serie di reazioni biochimiche nel nostro organismo, soprattutto a carico del cervello. La scienza spiega che una delusione d’amore provoca uno stress dal quale dipende un picco nel rilascio di due neurotrasmettitori, la dopamina e l'adrenalina. Queste sostanze vengono prodotte dall’organismo nei momenti di pericolo e sono la reazione di difesa davanti a una minaccia esterna per predisporci all'azione. Anche il dolore acuto che avvertiamo, dopo una prima fase di stordimento, ci spinge a una contromossa difensiva. 

CHE FARE – Le strade sono solo due: perdonare o almeno trovare un modo per passarci sopra, oppure troncare il rapporto e voltare pagina. Qualunque sia la nostra decisione, cerchiamo di scegliere una posizione e seguirla in modo netto e senza ripensamenti. Quello che è terribilmente doloroso, oltre al fatto in sé, è macerarsi nella gelosia o nel rimpianto. Se abbiamo la capacità di concedere al partner un’altra possibilità, facciamo patti chiari con lui e, incrociando le dita, rinnoviamogli la nostra fiducia. Se invece scegliamo di troncare, andiamocene senza voltarci indietro, cercando di non sapere più nulla di lui: blocchiamo il contatto e togliamo l’amicizia dai social, evitiamo di frequentare i posti dove andavamo di solito con lui e frequentiamo solo gli amici solo nostri. Come dire: lontano dagli occhi, lontano dal cuore. 
 

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