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Altro che afrodisiache, le ostriche invadono la baia del canottaggio di Tokyo 2020 | Altro stress per gli organizzatori

Non è solo il Covid a complicare l'avvio dei Giochi: ora ci si mettono anche i pregiati molluschi per i quali sono stati già spesi 1,28 milioni di dollari in riparazione dei danni provocati

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Ostriche e... champagne. Un connubio perfetto, ma non brindano di certo gli organizzatori di Tokyo 2020 alle prese con un altro problema a pochi giorni dal via delle Olimpiadi: migliaia di pregiati molluschi hanno invaso la baia del canottaggio. Non è, dunque, solo la pandemia a preoccupare l'andamento dei Giochi. Ospiti indesiderati della Sea Forest Watreway, dedicata alle gare di canoa e canottaggio, le ostriche sono già costate 1,28 milioni di dollari in riparazioni ai danni che hanno provocato attaccandosi ai galleggianti frangiflutti. 

Gli organizzatori, riporta la Bbc, si sono accorti dell'inquietante presenza di migliaia di ostriche quando le boe hanno iniziato ad affondare sotto il loro peso. Risolvere il problema è stato costoso e complicato perché parte dell'attrezzatura, che copriva una lunghezza di oltre 5 chilometri, è stata portata a terra, altri galleggianti sono stati invece ripuliti sul posto da squadre di sommozzatori.

In totale, sono state rimosse ben 14 tonnellate di ostriche. E non di ostriche qualunque. E' stato scoperto infatti che gli invasori erano molluschi di tipo magaki, una prelibatezza molto popolare in Giappone nei mesi invernali.

"Non abbiamo pensato di conservarle per la consumazione", ha detto uno dei sommozzatori. Un vero peccato perché, anche se i prezzi variano da Paese a Paese, quelle ostriche potrebbero valere decine di migliaia di dollari.

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