Venezia 78, "Madres paralelas" di Almodóvar sarà il film di apertura del Festival
La pellicola con Penélope Cruz sarà proiettata mercoledì 1 settembre nella Sala Grande del Palazzo del Cinema (Lido di Venezia)
Pedro Almodóvar, con la sua musa Penelope Cruz, aprirà la 78esima Mostra internazionale d'arte cinematografica della Biennale di Venezia con il suo nuovo film "Madres paralelas", in concorso. Due anni fa il regista ha ricevuto il Leone d'oro alla carriera, mentre nel 2020 ha presentato con successo il suo mediometraggio The human voice" con Tilda Swinton: quest'anno toccherà a lui inaugurare il festival sulla Laguna diretta da Alberto Barbera che si svolgerà dall'1 all'11 settembre.
Il film interpretato da Penélope Cruz, Milena Smit, Israel Elejalde, Aitana Sánchez-Gijón, con la partecipazione di Julieta Serrano e Rossy De Palma, sarà proiettato mercoledì 1 settembre nella Sala Grande del Palazzo del Cinema (Lido di Venezia).
"Nasco come regista proprio a Venezia nel 1983 nella sezione Mezzogiorno Mezzanotte. Trentotto anni dopo vengo chiamato a inaugurare la Mostra. Non riesco ad esprimere la gioia, l’onore e quanto questo rappresenti per me senza cadere nell’autocompiacimento. Sono molto grato al festival per questo riconoscimento e spero di esserne all’altezza", ha dichiarato Pedro Almodóvar.
Il Direttore della Mostra, Alberto Barbera, ha spiegato: “Sono grato a Pedro Almodóvar per averci offerto il privilegio di aprire la Mostra del Cinema con il suo nuovo film, ritratto intenso e sensibile di due donne che si misurano con i temi di una maternità dai risvolti imprevedibili, della solidarietà femminile, di una sessualità vissuta in piena libertà e senza ipocrisie, sullo sfondo di una riflessione sulla necessità ineludibile della verità, da perseguire senza esitazioni. Un graditissimo ritorno a Venezia in Concorso per il nostro Leone d’oro alla carriera nel 2019, a molti anni di distanza dal successo di Donne sull’orlo di una crisi di nervi, che segnò la sua definitiva affermazione in ambito internazionale".
Il film racconta di due donne, Janis e Ana, che condividono la stanza di ospedale nella quale stanno per partorire. Sono single, entrambe in una gravidanza non attesa. Janis, di mezza età, non ha rimpianti e nelle ore che precedono il parto esulta di gioia. Ana invece è un’adolescente spaventata, contrita e traumatizzata. Janis tenta di rincuorarla mentre passeggiano tra le corsie dell’ospedale come delle sonnambule. Le poche parole che scambiano in queste ore creeranno un vincolo molto forte tra le due ed il fato, nel fare il suo corso, complicherà in maniera clamorosa le vite di entrambe.
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