ERA LI' PER PARTECIPARE AL GRANDE FRATELLO

Deride Covid e lockdown, commentatrice britannica espulsa dall'Australia

In un video dalla camera d'albergo ha definito i lockdown "la più grande bufala della storia umana". Le autorità le hanno annullato il visto e l'hanno rimandata nel Regno Unito

© IPA

I lockdown? "La più grande bufala della storia umana". E' una delle frasi che sono costate a Katie Hopkins, controversa commentatrice britannica, l'espulsione dall'Australia. La donna ha preso in giro la quarantena in hotel e deriso le misure anti-Covid attualmente in vigore nelle due principali città australiane, Melbourne e Sidney. E le scuse non sono bastate.
  

Il video dalla camera d'albergo -  La donna era arrivata in Australia per partecipare al reality televisivo Grande Fratello Australia. Appena arrivata, però, ha compromesso subito la sua immagine pubblicando un video dalla sua camera d'albergo a Sydney in cui diceva di voler "mettere in pericolo" gli operatori sanitari aprendo a sorpresa la porta "senza mascherina" quando le avrebbero portato il cibo. Un video poco gradito alle autorità del luogo, che hanno subito preso provvedimenti, annullandole il visto e rimandandola nel regno Unito.

Commenti orribili - Il ministro degli Interni Karen Andrews ha definito i commenti della britannica "orribili" e un "pugno in faccia" per gli australiani in isolamento. "La faremo uscire dal Paese non appena possibile" ha detto il ministro all'Australian Broadcasting Corporation sottolineando di essere "personalmentemolto felice che se ne vada".

Amata da Trump - L'opinionista era già nota sui social per le sue frasi razziste e discriminatorie. Ed era una delle commentatrici preferite dell'ex presidente americano Donald Trump che l'ha ritwittata in diverse occasioni. La donna è stata eliminata anche dal reality. 

Bandita da Twitter - L'anno scorso è stata bandita  da Twitter per aver ripetutamente violato le linee guida sull'incitamento all'odio. Una volta ha definito gli immigrati "scarafaggi" e l'Islam "ripugnante". Sulla vicenda australiana si è giustificata dicendo che quelle sul lockdown erano solo battute. Ma per le autorità australiane non era abbastanza.