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Ucciso in Afghanistan il fotografo Danish Siddiqui, vincitore di un Pulitzer

Il reporter, dell'agenzia Reuters, lavorava con l'esercito afghano ed è morto nell'agguato dei talebani alle forze regolari al confine con il Pakistan, al valico conquistato dagli insorti

Ansa

E' stato ucciso in Afghanistan il fotografo Danish Siddiqui, vincitore di un premio Pulitzer. Lo conferma l'agenzia di stampa Afp. Il fotoreporter 40enne stava coprendo gli scontri al confine con Kandahar. E' morto in un'imboscata dei talebani alle forze militari afghane con cui Siddiqui lavorava.

Al seguito delle forze afghane - Siddiqui, che lavorava con l'agenzia di stampa Reuters, era al seguito dell'esercito regolare afghano quando è stato ucciso, vicino al valico di frontiera il cui controllo è stato preso dai Talebani. Il reporter era in prima linea per raccontare l'intensificarsi delle violenze nel Paese martoriato da anni di conflitto. In prima linea proprio come  quando, nel 2018, raccontò la persecuzione dei rifugiati Rohingya in Myanmar, il lavoro che gli valse il Premio Pulitzer. 

Reuters: "Giornalista eccezionale" - "Stiamo cercando urgentemente maggiori informazioni, in collaborazione con le autorità della regione", hanno dichiarato in una note il presidente di Reuters Michael Friedenberg e il direttore Alessandra Galloni sottolineando che "Danish era un giornalista eccezionale, un marito e un padre devoto e un collega molto amato. I nostri pensieri vanno alla sua famiglia in questo momento terribile". Alla sua agenzia Siddiqui aveva riferito di essere stato ferito al braccio da una scheggia, mentre stava seguendo gli scontri. 

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