Hanno alle spalle quasi 40 anni di storia, piena di successi ma anche di momenti difficili, cadute rovinose, liti e persino lutti. Sono gli Helloween, una delle più famose metal band al mondo, che ha appena pubblicato il suo ultimo album, "Helloween", balzato in top 10 in molte classifiche internazionali. Contemporaneamente è arrivato nelle librerie "Helloween - Pumpkins Fly Free. Tutta la storia": scritta da Massimo Longoni è la prima biografia in assoluto sul gruppo. Un libro che ripercorre tutta l'epopea della "zucche del metal", raccontandone la storia dagli inizi a oggi e analizzando tutti i dischi pubblicati.
Le reunion sono come le ciambelle: non tutte vengono con il buco. Quella degli Helloween invece è venuta proprio bene. Anche perché si tratta di una reunion alquanto anomala: dopo anni di litigi, progetti solisti, band parallele, il cantante Michael Kiske e il chitarrista e fondatore Kai Hansen, sono rientrati nel gruppo dando vita a un'inedita formazione a sette elementi, aggiungendosi Michael Weikath e Markus Grosskopf, chitarrista e bassista unici superstiti della formazione originale, il cantante Andi Deris entrato nella band nel 1994, e ai due più recenti acquisti, il chitarrista Sascha Gerstner e il batterista Dani Loeble. Insomma, sette elementi con tre chitarristi e due cantanti (che salgono a tre se ci si mette anche Kai Hansen, primo cantante della storia degli Helloween e poi voce anche nei suoi Gamma Ray).
Potrebbe bastare questo affollamento figlio di diverse esperienze che hanno trovato un punto di incontro comune nel 2017 per far capire la complessità della storia di questo gruppo che ha portato nel mondo il metal tedesco. In una formula inedita e in qualche modo eretica. Soprattutto con i due album "Keeper of the Seven Keys" (parte 1 e 2) pubblicati a fine anni 80, gli Helloween hanno infatti dato vita a un genere, il power metal, in cui a ritmiche velocissime e chitarre aggressive associavano una grande melodia dalle inclinazioni quasi pop. Una formula che ne ha fatto una band amatissima da un lato ma spesso snobbata se non disprezzata dai cultori del metal più radicale e ortodosso.
Ma il tempo spesso smussa le asperità e così la reunion sembra aver messo in realtà d'accordo un po' tutti. Il successo di due anni di tour mondiale, tra il 2017 e il 2019, in palazzetti da qui 15/20mila posti sold out e folle oceaniche in occasione di festival come il Rock in Rio sono stati confermati dai risultati, sia nelle vendite che nelle critiche, dall'album omonimo, il primo realizzato con la formazione allargata.
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Il libro, affidandosi a un ampio lavoro di ricerca su documenti delle varie epoche e interviste dirette dell'autore ad alcuni dei protagonisti, ricostruisce così una storia mai noiosa né lineare, ma in continuo mutamento. Quando sembra che il successo sia inarrestabile arrivano i conflitti, le crisi, le cadute rovinose. Di contro quando pare che ormai tutto sia perduto ecco le rinascite, le riappacificazioni, i nuovi ingressi corroboranti. Tutto questo viene raccontato in maniera asciutta ma appassionata intervallato da schede che analizzano tutti gli album in studio realizzati. Essendo quella degli Helloween una galassia ampia i cui sistemi solari si sono spesso incrociati, vengono toccate anche le principali esperienze soliste o in altre band dei vari componenti che hanno negli anni compiuto un tratto di strada nella band. Completa il libro una sezione iconografica che presenta molte foto inedite scattate in occasione dei vari live che negli anni la band ha tenuto nel nostro Paese. In attesa del prossimo concerto italiano, in programma l'11 aprile del 2022 al Lorenzini District di Milano.
Massimo Longoni
HELLOWEEN - PUMPKINS FLY FREE. TUTTA LA STORIA
Tsunami Edizioni
320 ppgg., 22 euro